Il gruppo Agugiaro & Figna, specializzato nella macinazione di grano tenero, ha archiviato il 2023 con un fatturato vicino ai 170 milioni di euro, in calo rispetto ai 185 milioni del 2022. “Questa contrazione deriva dal decremento registrato nel comparto industriale e dalla riduzione dei prezzi di vendita conseguente al calo del costo del grano”, ha dichiarato Alberto Figna, presidente di Agugiaro & Figna. Considerando, invece, i volumi, nel 2023 sono stati macinate quasi 300mila tonnellate di grano nei tre stabilimenti di Collecchio (Parma), Curtarolo (Padova) e Magione (Perugia).
Agugiaro & Figna, nato nel 2003 dall’unione delle due storiche famiglie di mugnai (Agugiaro a Padova e Figna a Parma), opera in 96 Paesi e la sua quota export, lo scorso anno, ha raggiunto un quarto del fatturato del gruppo.
Nel 2023 il gruppo ha investito 8 milioni di euro per incrementare la capacità e l’efficienza produttiva e, allo stesso tempo, ridurre i consumi energetici, perseguendo il proprio obiettivo di sostenibilità. A tal proposito, i tre stabilimenti di produzione sono già alimentati solo da energia proveniente da fonti rinnovabili, mentre tutte le confezioni delle farine sono realizzate con carta proveniente da foreste certificate Fsc.
Agugiaro & Figna comprende oggi una gamma di referenze composta da specifiche linee di farina per i pizzaioli (Le 5 Stagioni), pasticcieri (Le Sinfonie) e chef (Alta Cucina & Farina), senza dimenticare le miscele (Faridea) o i lieviti (Naturkraft). Lo scorso anno, secondo l’azienda, le performance nel canale Horeca sono state “buone”.
“Nonostante l’elevata inflazione e la conseguente contrazione dei consumi, è stato un 2023 positivo per il nostro gruppo, caratterizzato dal ventesimo anniversario della fusione tra le nostre realtà molitorie e importanti investimenti”, conclude Figna. Il gruppo ha incrementato il numero di risorse umane del 7% rispetto al 2022, sfiorando le 190 unità, di cui un quarto di età inferiore ai 35 anni. Inoltre, “per calmierare l’impatto dell’inflazione sui redditi dei nostri dipendenti, abbiamo deciso di erogare un bonus straordinario pari a 230mila euro”.