Dopo il boom delle vendite di giugno e luglio, anche agosto si è rivelato un mese proficuo per la distribuzione dei vini nel canale horeca, rilanciato dalle vacanze estive degli italiani. Ad affermarlo sono alcuni dei più rilevanti player presenti nel mercato nazionale del fuori casa. A cominciare dal leader dei distributori italiani verso il circuito della ristorazione, Gruppo Meregalli, il cui coo e membro del consiglio di amministrazione Corrado Mapelli racconta a Pambianco Wine&Food: “La nostra percentuale di crescita rispetto al 2019, mese su mese, è stata superiore al 60%. Si mantiene dunque un positivo trend di crescita già evidenziato nei mesi di giugno e luglio e riconfermato anche in questi primi giorni di settembre”. La ripresa della ristorazione in fatto di ordini di etichette è stata guidata, precisa Mapelli, “soprattutto dalle provincie e nelle località di mare e montagna. Seppur vivendo ancora un momento di grandi incertezze, riteniamo possa ora ripetersi nelle grandi città, con la ripresa delle scuole e delle varie attività, a patto che dovrà saper infondere piena fiducia al proprio cliente rispetto all’adozione di tutte le necessarie precauzioni anti Covid”.
Gruppo Italiano Vini, primo produttore nazionale per giro d’affari, evidenzia un fatturato in linea con quello del 2020 per il canale horeca in Italia, risultato tutt’altro che scontato in assenza di turismo internazionale. “Prosegue il trend positivo iniziato dal mese di giugno, che ha visto il trimestre chiudersi con un fatturato molto in linea con il 2019” afferma Severio Righi, direttore vendite per l’Italia. Tra le zone più vivaci, per ordini destinati al circuito della ristorazione, spiccano tutta la costa tirrenica, le isole, il Salento ma anche le zone alpine e prealpine. Settembre è partito bene sulla scia del mese di agosto, “e le prospettive per i prossimi mesi sono di cercare di ‘avvicinarsi’ agli storici, cercando di cogliere tutte le opportunità di canale e di prodotto che il mercato offre. In quest’ottica diventa quindi necessario guardare al nuovo scenario con idee e azioni innovative”, precisa Righi. A livello internazionale, aggiunge il direttore commerciale di Giv, Marco Gobbi, “La situazione è a macchia di leopardo. Negli Usa, la nazione più importante sotto questo punto di vista, Manhattan ha programmato una riapertura dei locali indoor con capacità al 25% dal 30 settembre. Negli altri Stati, la situazione varia moltissimo, e si va dal permissivismo di alcuni Stati del Sud al rigore di altri. In ogni caso, ovunque le persone programmano uscite con molta prudenza. In Europa vi è certamente stata una ripresa nel periodo estivo, che nel bimestre luglio/agosto ha avuto andamenti positivi anche in controcifra; da valutare come evolverà la pandemia a riapertura scuole e in base a cambiamento climatico, quando si sarà costretti a rientrare in ambienti chiusi con maggiore affollamento. Da non sottovalutare nemmeno l’impatto della recessione, sia su esercenti che su potere di acquisto consumatori”.
Nel gruppo Antinori, il raffronto dei dati presenta un +52% nel valore degli ordini fatturati ad agosto ‘20 sullo stesso mese del 2019, ma Stefano Leone, direttore commerciale mondo di Marchesi Antinori spa, avverte che i due periodi non sono confrontabili perché “quest’anno, anche per dare tutto il supporto possibile al canale della ristorazione, non abbiamo effettuato la tradizionale chiusura estiva rimanendo aperti anche nelle due settimane centrali di agosto. Ciò premesso, resta evidente la differenza marcata fra la situazione negativa dei centri urbani quali Firenze, Roma, Milano o Venezia, dove più si avverte la mancanza del turismo estero, contro un notevole e comprovato aumento di presenze e lavoro nelle località di vacanza, sia balneari che di montagna. Da sottolineare inoltre che sia nei centri urbani che nelle località di vacanza, hanno lavorato maggiormente tutte le strutture dotate di giardini, terrazze e spazi all’aperto”. Tra le regioni più dinamiche spicca la Puglia, dove il fatturato 2020 di Antinori è attualmente superiore a quello dello scorso anno. E settembre? “Le prime indicazioni ci confermano da una parte l’aumento di consumi nelle località di vacanza rispetto agli anni precedenti, dall’altra purtroppo la non ripresa dei centri urbani, in particolare dei centri storici di queste città. Questo perché molte famiglie hanno spostato le vacanze a settembre e, grazie anche al perdurare dello smart working, molte persone si sono trasferite nelle seconde case”.
Banfi intravede invece un Natale favorevole. “I segnali sono buoni, perché stanno già arrivando ordini importanti. E per un’azienda come la nostra, specializzata nel Brunello di Montalcino, tutta la parte della regalistica comporta operazioni ingenti”, afferma Rodolfo Maralli, direttore commerciale e marketing. Quanto ad agosto, le aspettative per l’horeca italiano erano leggermente superiori dopo un mese di luglio concluso oltre il dato del 2019. “Nel confronto agosto su agosto, siamo sotto di un 10%, a causa dello scarso risultato ottenuto in città come Milano, Firenze e Roma, ma intanto gli ordini sono aumentati di oltre il 6% e questo lascia ben sperare per i prossimi mesi. All’estero invece gli Usa hanno retto, la Germania si sta difendendo, in Svizzera stiamo ottenendo ottimi risultati grazie al consumo della popolazione locale e infine, dopo mesi di crollo, si sono risvegliate alcune destinazioni asiatiche e caraibiche”.
Cosa è andato “molto bene” nel confronto agosto 2019-agosto 2020? Partendo dall’Italia, per Beniamino Garofalo, ceo di Gruppo Santa Margherita, “alcuni nostri brand hanno capitalizzato il ritorno ad una vita più all’aperto e “mondana”: per Cà Maiol e Cantina Mesa si è registrata una crescita a doppia cifra rispetto al mese puntuale dello scorso anno, complice anche il fatto di essere dei brand di riferimento per le rispettive aree turistiche di appartenenza, il lago di Garda e la Sardegna; per Ca’ del Bosco addirittura a tripla cifra, tanto per citare i risultati più eclatanti”. A livello di esportazioni, la società di Fossalta di Portogruaro registra la forte crescita dell’area Emea. “Molto bene i segnali giunti da mercati tradizionali come Germania (dove si sono concentrati acquisti molto importanti) e Svizzera. Registrano una forte ripresa anche le esportazioni verso Russia e Giappone; altrettanto bene i nuovi mercati, come l’Australia, dove le nostre vendite in agosto sono cresciute del 51% rispetto allo stesso mese del 2019. È da diversi anni che l’Australia sta confermandosi piazza sempre più importante, un dato significativo se si considera che è un Paese di grande tradizione (e produzione) vitivinicola”. Quanto alle Americhe, la crisi pandemica negli Usa sta penalizzando sia il mercato interno statunitense sia il settore della crocieristica nei Caraibi, che fa scalo tecnico per larga parte a Miami. Positiva la crescita nel mercato canadese; molto bene statisticamente il Centro/Sud America dove però Santa Margherita è agli inizi della sua presenza commerciale. “Agosto, complessivamente, è stato quindi un mese positivo che speriamo sia di buon auspicio per la chiusura di questo anno fiscale”, conclude Garofalo.