In Italia scorrono gli aperitivi, soprattutto al femminile. Negli ultimi 15 anni, il Belpaese ha visto un aumento dei consumi di birra, vino e aperitivi, secondo le elaborazioni dell’aggiornamento Istat dell’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv). Nello specifico gli aperitivi alcolici, che comprendono vini e cocktail, hanno subito un’accelerazione arrivando oggi a contare quasi 22 milioni di consumatori (+41%), grazie in particolare al boom al femminile dei consumi fuori casa (+79 per cento).
Performance positiva anche per la birra che conta 27,4 milioni di consumatori, per cui sono cresciuti sia gli user quotidiani (+19% dal 2008) sia quelli occasionali (+30%) con un calo solo per gli ‘stagionali’, legati all’estate.
Con un focus sul vino, invece, ad aumentare sono stati solo i consumatori saltuari (+35% a 4,4 milioni), mentre sono diminuiti quelli quotidiani (-22 per cento). Nel complesso hanno trainato i consumi le donne con +12% contro una flessione del 2% degli uomini.
“I numeri – ha riportato il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – sintetizzano una volta di più il rapporto responsabile degli italiani con il vino, oggi inteso più come elemento di socialità e di stile di vita che come alimento. È la prova di come l’approccio culturale al prodotto sia ormai fondamentale in un Paese che non solo è il primo produttore di vino al mondo ma anche uno dei più virtuosi in termini di aspettativa di vita”.
Prendendo in considerazione l’età, il trend si fa positivo se si considerano, sempre nell’arco dei 15 anni, i consumatori saltuari oltre i 45 anni, dove l’incremento è del 53%, l’equivalente di oltre 4 milioni di consumatori in più. Tra i winelovers quotidiani (12 milioni di italiani) resiste la fascia over 65, mentre evidenziano forti contrazioni i giovani (25-34 anni), a -38%, ma ancora di più i 35-44enni (-48%) e i 45-54enni (-26%).
Complessivamente, rilevano le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv, lo scorso anno i consumatori quotidiani di vino hanno stappato 461 milioni di bottiglie in meno rispetto al 2008, mentre i saltuari hanno aumentato i volumi acquistati per un equivalente di 344 milioni di bottiglie.
A livello geografico, le principali regioni italiane per numero di consumatori di vino sono: Lombardia (16,7% l’incidenza sul totale Italia), Lazio (9,8%), e Campania, con Veneto ed Emilia-Romagna (a pari merito 8,8 per cento). Considerando invece il tasso di penetrazione più alto in rapporto alla popolazione residente si attesta in cima alla classifica l’Emilia Romagna (62%), seguita dalla Valle d’Aosta (61%) e – a pari merito – Veneto, Umbria e Toscana al 60% su una media nazionale che arriva al 55% (29,4 milioni di consumatori).