È scomparso l’uomo simbolo della viticoltura nel Collio, il patriarca dei grandi vini goriziani. Livio Felluga ha vissuto a lungo e intensamente, ben 102 anni, dedicando la propria esistenza all’azienda che porta il suo nome e che continua con i figli Elda, Aldo, Filippo e Maurizio. La scomparsa risale alla notte tra il 21 e 22 dicembre, ma la notizia è stata comunicata dalla famiglia a funerali avvenuti.
Il grande merito di Felluga fu quello di credere nei vini di collina, superando la dipendenza dai prodotti tradizionali come Refosco, Malvasia e l’ex Tocai oggi denominato Friulano per piantare a Rosazzo, nel cuore del Collio, anche vitigni internazionali come Sauvignon, Merlot, Chardonnay e Pinot. Il ‘territorio’ in cui credeva con determinazione fece la differenza e riuscì a esprimere grandi prodotti, creando un contagio positivo e contribuendo a imporre le colline di Cormons e dintorni ai vertici della produzione vinicola nazionale.
Oggi l’azienda Livio Felluga offre una gamma di dodici vini bianchi e cinque rossi, per una produzione complessiva di 800 mila bottiglie l’anno e con una proprietà di 155 ettari.
Tra le soddisfazioni raccolte da Felluga, la laurea honoris causa in Viticoltura che gli fu conferita dall’Università di Udine nel 2009 e dal Premio Internazionale Vinitaly assegnato nel 2015.