Dopo aver chiuso un 2021 record con 8 milioni di euro (+40,3%) di ricavi, il gruppo Abfv-Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia, guarda all’esercizio in corso puntando sempre più in alto. “Siamo in grande crescita e oggi, a poco meno di sei mesi dalla chiusura dell’anno fiscale, siamo a +66% rispetto all’anno precedente”, ha spiegato a Pambianco Wine&Food Stefano Capurso, direttore generale del gruppo, aggiungendo che “le vendite all’estero sono raddoppiate, mentre quelle in Italia sono al +50%, e a questo, inoltre, aggiungiamo anche un Ebitda superiore alla aspettative”.
Il gruppo, che a livello mondiale raccoglie cantine in Argentina, Uruguay, California (Napa Valley), Francia (Bordeaux) e Australia, in Italia può contare sulle tenute toscane di Podere Brizio, Dievole, Tenute Le Colonne e Tenute Meraviglia, per un totale di 317 ettari e una produzione, stimata a fine giugno 2022, di circa 1,4 milioni di bottiglie che, oltre al mercato domestico, vedono in Stati Uniti, Canada, Svezia, Norvegia e Germania le mete d’elezione.
Per Stefano Capurso, “il nostro Brunello di Montalcino Docg Poggio Landi sta performando molto bene negli Usa e in Canada, anche grazie agli importanti riconoscimenti internazionali, mentre la scelta del biologico (le nostre aziende lo sono dal 2017) invece è particolarmente premiante nel nord Europa, infine i Bolgheri, che sono molto apprezzati in Svizzera”.
Per quanto riguarda le prospettive sul breve, ha spiegato il manager, “ci stiamo affermando con nuovi brand, costruendo nuovi mercati e consolidando quelli esistenti”. Sul lungo, invece, “vogliamo sicuramente proseguire sulla strada del biologico e del rispetto dell’ambiente sia come scelta etica, che per necessità, per non farci trovare impreparati in futuro, considerati i cambiamenti climatici”.
Come ha sottolineato lo stesso Capurso, “Abfv punterà molto sulla valorizzazione dei territori, nasceranno sempre più cru che derivano da singole vigne o addirittura da parcelle, come a esempio il nuovo Petrignano, un Chianti Classico che si è aggiunto alla linea di Dievole”. Ma non solo, perché “vogliamo rendere sempre più belle, fruibili e uniche anche le nostre sedi; perché il vino ha bisogno anche di luoghi dove essere raccontato e apprezzato, e la costruzione della nostra nuova cantina di Bolgheri, opera monumentale che sorgerà nella cava abbandonata di Cariola sopra San Vincenzo, ne è esempio”.