Nb Aurora fa shopping di alimenti salutari. Tramite il veicolo Nb Aurora Holding Sàrl e il veicolo Ff Club (interamente controllato dalla stessa Nb Aurora Holding), la realtà di permanent capital quotata in Italia sul segmento Miv e promossa da Neuberger Berman, società di investimento privata con circa 433 miliardi di dollari (circa 370 miliardi di euro) in gestione, ha infatti annunciato di aver perfezionato l’acquisto di una quota pari al 47% di Farmo Holding srl, socio unico di Farmo spa, in esecuzione del contratto di compravendita sottoscritto lo scorso 30 luglio 2021.
Farmo è stata fondata nel 2000 dall’attuale presidente Remo Giai ed è attiva nello sviluppo e produzione di alimenti “better for you” (con pochi grassi e zuccheri, e ricchi di elementi quali fibre e proteine), gluten free, plant based, high protein e keto friendly. Il tutto è prodotto interamente nel sito produttivo a Casorezzo, in provincia di Milano, dove operano circa 80 persone. Nel 2020 l’azienda ha realizzato ricavi per circa 20 milioni di euro (+35 per cento).
L’acquisizione mette ulteriormente al centro i cibi salutari e in particolare i plant based, il cui futuro è stato di recente tracciato da Boston Consulting Group nello studio Food for Thought. The Protein Transformation che ha analizzato il crescente interesse verso le proteine derivate dalle piante, come soia o piselli gialli, oppure quelle prodotte utilizzando batteri, lieviti, alghe unicellulari e funghi o coltivate direttamente da cellule animali, tra cui della carne e dei frutti di mare. “Il loro consumo – segnalano gli analisti – è destinato ad aumentare di sette volte nei prossimi quindici anni a livello globale, passando dalle attuali 13 milioni di tonnellate l’anno, il 2% delle proteine animali, a 97 milioni di tonnellate entro il 2035, quando rappresenteranno l’11% del totale”. L’ analisi rileva che entro il 2035 il mercato delle proteine alternative raggiungerà il valore di 290 miliardi di dollari, spinto dall’interesse di consumatori, aziende e investitori verso prodotti salutisti, con minori emissioni di CO2 e minori implicazioni etiche legate all’allevamento intensivo degli animali.