Con l’obiettivo di portare “la dieta mediterranea nel mondo”, Miscusi entra in Berberè. La catena specialista della pasta ha realizzato un investimento che l’ha vista rilevare il 23,5% del capitale dell’insegna di pizzerie.
Insieme, i due player contano 30 locali tra Italia ed estero, 600 collaboratori e un fatturato aggregato che, alla fine del 2022, dovrebbe toccare i 40 milioni di euro. L’obiettivo del gruppo, che si prepara a un nuovo fundraising per accelerare l’espansione, è superare i 100 milioni di fatturato nel 2024.
“Abbiamo investito in Berberè – racconta Alberto Cartasegna, co-founder e CEO di Miscusi entrato a far parte del cda di Berberè in seguito all’investimento – per iniziare un progetto che vedrà nascere un gruppo che mette a sistema prima di tutto tecnologia e filiera, i due asset che reputiamo più importanti per la rivoluzione di cui abbiamo bisogno: quella dei contadini”.
“Con Miscusi – prosegue Cartasegna – abbiamo investito milioni di euro in capitale umano e tecnologia, girando l’Italia in lungo e in largo, prendendo accordi diretti sui campi, disintermediando le logiche di mercato e costruendo una squadra di biologi, nutrizionisti, chef e agronomi”. Adesso, Miscusi e Berberè “uniscono le forze per proseguire, insieme, su questo percorso: preoccuparci della felicità dei nostri ospiti per portare in tavola un piatto sempre più gustoso, ma anche allo stesso tempo perfettamente digeribile ed estremamente rispettoso della terra e dei contadini che la lavorano”.
Dalla fondazione, nel 2017, Miscusi ha raccolto 32 milioni in tre round guidati da Milano Investment Partners e vede nella propria compagine societaria il fondo americano Kitchen Fund. Nell’anno, l’azienda B Corp si prepara inoltre a due nuove aperture: a giugno la seconda a Londra e a settembre la terza a Torino.
Berberè, che punta a diventare presto B-Corp, è stata fondata nel 2010 a Bologna da Matteo e Salvatore Aloe e in poco meno di 12 anni ha aperto 15 pizzerie in Italia (Milano, Bologna, Torino, Verona, Castel Maggiore e Roma) e una a Londra. Nel 2015 ha visto l’ingresso Alce Nero.