Fico Eataly World si avvicina al suo secondo compleanno, essendo stato inaugurato il 15 novembre del 2017 a Bologna, e lo fa con diverse novità in cantiere. La principale è senz’altro rappresentata dalla svolta pop di un progetto che era stato immaginato come una formula ibrida tra divertimento (da qui la famosa definizione di “Disneyland del cibo” coniata da Oscar Farinetti e mal sopportata a livello locale) e cultura del settore agroalimentare. L’annuncio sull’apertura entro l’anno del primo parco divertimenti a tema contadino, denominato Luna Farm, sposta decisamente la bilancia verso il piatto dell’entertainment, con l’obiettivo di attrarre il target delle famiglie con bambini.
Per la realizzazione del progetto è stato individuato il gruppo vicentino Zamperla, leader nel suo comparto e già noto per la gestione a New York del Luna Park di Coney Island e di Victorian Gardens a Central Park. L’investimento previsto è di 11 milioni di euro per arrivare a realizzare un parco dei divertimenti composto da 15 attrazioni a tema: tra queste compaiono una monorotaia sospesa da percorrere a bordo di una gallina, una ruota del mulino panoramica o il recinto dei tori autoscontro con proiezioni interattive in pista. Il tutto per una dimensione di 6.500 metri quadrati nell’area del Centro Agroalimentare di Bologna (Caab) dove è stato realizzato Fico, con 70 nuove assunzioni.
Intanto continuano i lavori per la realizzazione dell’hotel all’interno di Fico, un 4 stelle che sarà gestito da Starhotels, la cui inaugurazione è prevista per la fine del prossimo anno. E Bologna si prepara a realizzare un collegamento via tram con Fico, in sostituzione dell’attuale navetta bus, che comunque non vedrà la luce prima del 2025.
Un’altra novità è l’avvio di un progetto di temporary restaurant che vede il debutto da domani, all’interno del parco, dello chef lucano/bolognese Mario Ferrara, proprietario nel centro del capoluogo emiliano (con il fratello Enzo) del ristorante Scaccomatto. Ferrara sarà presente a Fico fino al 10 gennaio con l’obiettivo di presentare la parte della sua cucina più legata alla Basilicata a un pubblico diverso da quello che frequenta Bologna città. Oltre alla parte di pura ristorazione, lo staff di Ferrara terrà anche corsi dedicati alla pasta e cooking show per realizzare ricette tipiche lucane.