In extremis, il Comune di Bologna sta tentando di scongiurare la chiusura del celebre ristorante Diana in via Indipendenza, uno dei templi della cucina bolognese, famoso per il carrello degli arrosti e dei bolliti, oltre naturalmente ai tortellini in brodo e alle altre paste fresche ripiene. Il problema è legato alla proprietà del locale, che non intenderebbe rinnovare l’affitto: in pole position per il dopo Diana, secondo quanto scrive la stampa bolognese, ci sarebbe Zara, già presente nella via principale della città con due store e in procinto di aprire Zara Kids. La faccenda, scrive il quotidiano Il Resto del Carlino, è complicata dal fatto che il locale occupa due proprietà: quella affacciata su via Indipendenza, oggetto del rinnovo contrattuale, e quella che dà su via Volturno.
Stefano Tedeschi, rappresentante della famiglia Galletti che in società con lo storico maitre di sala Eros Palmirani gestisce il ristorante, ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore al Commercio di Bologna, Alberto Aitini, per trovare una soluzione. La priorità è mantenere la sede ormai storica del Diana. L’ipotesi allo studio, scrive il Carlino, prevede una divisione delle due proprietà, che determinerebbe la “scomparsa” del Diana da via Indipendenza limitando l’ingresso da via Volturno.
La scadenza del contratto è fissata per il 2020, ma la proprietà sarebbe disposta a versare una buonuscita per accelerare i tempi della trasformazione della location da ristorante a fashion store.