Pallini stima di chiudere l’anno in corso con una crescita dei ricavi del 15% sui 21,5 milioni di euro del 2023, raggiungendo circa 24,7 milioni di euro. “Anche se prevediamo un risultato positivo e un incremento per la fine dell’esercizio – ha raccontato a Pambianco Wine&Food Micaela Pallini, CEO e presidente della società attiva nella produzione di liquori e nella distribuzione di prodotti di importazione (oltre che presidente di Federvini) -, la crescita registrata negli ultimi due anni è leggermente rallentata e questi ultimi mesi si sono dimostrati più difficili del previsto, soprattutto per alcuni mercati esteri che stanno frenando”.
Lo scorso anno era stato proprio l’estero, insieme al canale duty free (+30 per cento), a spingere il fatturato e a far chiudere il periodo con una crescita del 17 per cento. Ad oggi, l’estero genera l’85% del fatturato del gruppo grazie a una presenza in 58 diversi Paesi. “Vogliamo consolidare il mercato inglese con il lancio della lattina ‘ready to serve’ Pallini Spritz, che stiamo lanciando anche sul mercato tedesco, olandese e speriamo anche quello americano”.
Ma non c’è solo la crescita nel mercato estero per Pallini che, a livello strategico, punta a sviluppare anche il mercato domestico, dove l’Horeca genera circa il 60% del fatturato grazie soprattutto all’attività di distribuzione che incide per il 40% dei ricavi Italia. “Puntiamo al rafforzamento del mercato italiano (che incide per il 15% dei ricavi, ndr), aggiungendo nuovi inserimenti nel catalogo della distribuzione”, conclude la CEO.