Masottina, il brand storico della Famiglia Dal Bianco originario delle colline patrimonio Unesco di Conegliano Valdobbiadene, è quest’anno protagonista della ‘Top 100’ 2021 by Wine Spectator, la classifica enoica firmata dalla rivista americana che, in questa edizione, conta ben 23 etichette italiane, rispetto alle 19 del 2020, sulle 100 selezionate da tutto il mondo. Il risultato è importante in quanto è la prima volta che un vino Prosecco menzione ‘Rive’ entra nella classifica. Si tratta di un RDO 2019 Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Ogliano, un single vineyards che proviene da un singolo vigneto esposto a Levante, dove a dimora ci sono vigne con oltre 50 anni di età.
L’azienda ha deciso di produrre le Rive dal 2009, quando è stata introdotta la nuova tipologia nel disciplinare. Le Rive ora sono 43, riconosciute come ‘Unità geografiche aggiunte’, e la produzione ha raggiunto le 4 milioni di bottiglie. “Siamo orgogliosi che abbiano premiato un vino Prosecco a due anni dalla sua vendemmia, perché non premia solo il grande lavoro di squadra di Masottina, l’enologo, mio padre Adriano e tutti gli uomini e le donne che lavorano con passione nella nostra azienda, ma è anche un riconoscimento al progetto di valorizzazione delle vecchie annate di Prosecco che Masottina sta portando avanti”, commenta il vicepresidente Federico Dal Bianco. “Un progetto che stiamo costruendo a partire dall’Italia e che vuole valorizzare le vecchie annate dimostrando che il Prosecco è un vino che può evolvere nel tempo, come ha dimostrato la splendida degustazione Le Rive in Verticale condotta da Filippo Bartolotta, durante la Milano Wine Week”.
È proprio il valore del tempo, che svolge un ruolo fondamentale nell’evoluzione del profilo organolettico di un vino, il cuore della strategia di marketing iniziata con il nuovo rebranding di giugno per celebrare il 75° compleanno della storica cantina di Conegliano.
“Tutto nasce da una degustazione che ho chiesto di fare non appena sono entrata in azienda”, racconta la marketing & communication manager Roberta Surini. “Una degustazione che mi facesse scoprire le annate più vecchie dei vini di punta di Masottina, i single vineyards Rive di Ogliano da cui nascono gli RDO Federico fin da subito mi ha parlato dei vini ottenuti nel territorio di Ogliano, del loro profilo sensoriale unico che cambiava nel corso del tempo. La famiglia Dal Bianco ha creduto al progetto di enologico delle Rive fin dall’inizio, nel 2009, e Federico ha portato in azienda la cultura delle grandi aziende di vino, collezionando in cantina le annate di RDO proprio perché ne intuiva il potenziale. Assaggiati i vini, dal 2010 al 2020 lo stupore è stato immenso, soprattutto per chi come me proviene dal metodo classico e che crede che il Prosecco dia il suo meglio in gioventù. Quella degustazione invece è stata illuminante, se fatto partendo dalla maestria della cultura della vigna, valorizzando la materia prima con una tecnologia enologica di rispetto le sorprese sono uniche”.
Da lì tutto è partito, l’obiettivo è stato di avvicinare dapprima il mondo della ristorazione e della somministrazione di qualità perché scommettesse nel proporre al consumatore vini Prosecco di diverse annate. Il primo ad aver accettato è Alberto Tasinato con il suo team de L’Alchimia, Stella Michelin di Milano. “Io non credo di aver mai scelto un piatto o cosa bere da Alberto – prosegue Surini -, quando vai in un ristorante come il suo ti affidi completamente alla sua immensa cultura di oste e ho pensato che da lì si potesse partire e così è stato. Oggi L’Alchimia è l’unico ristorante in Italia ad avere in carta ben tre annate diverse di RDO”.
Un punto di partenza che ha dato il là al progetto Ambasciatori di Rdo, che l’azienda si prefigge di sviluppare nei prossimi anni. Partendo dall’Italia si vuole creare un network di locali che possano offrire diverse annate di RDO, per infrangere un tabù che spesso accompagna il vino Prosecco, quello di essere identificato come un prodotto facile, leggero, spensierato e con la pecca qualitativa dell’essere poco longevo.
Se il 2021 è stato l’anno in cui Masottina ha presentato un importante rebranding, focalizzato sul legame con il territorio e la sua storia, la strategia per il 2022 prevede di continuare il programma di presentazione delle nuove linee e della nuova immagine, soprattutto sul mercato estero. Inoltre, sottolinea la marketing manager, “riconfermeremo l’impegno verso la ristorazione sancito quest’anno con la prima edizione del Premio Masottina Gambero Rosso – Guida Ristoranti alla miglior selezione proposta in un wine bar”. Ad aggiudicarselo, il 22 novembre scorso a Roma, è stata l’Osteria Enoteca Porta di Bacco di Montepulciano.