In poco più di un anno a L’Alchimia è successo tutto. Prima l’apertura del ristorante in viale Premuda a Milano, a cura del patron Alberto Tasinato (ex restaurant manager del Seta del Mandarin Oriental) con il talentuoso chef Davide Puleio; poi il raggiungimento della stella Michelin, con l’aggiunta del riconoscimento a Puleio di miglior giovane chef dell’anno; infine, in maniera abbastanza clamorosa, l’addio dello chef e il cambio in corsa con l’inserimento di Giuseppe Postorino, in arrivo dal Magna Pars Suite.
Il caso non è nuovo. Nel 2017 ci fu un precedente illustre, quello di Eugenio Boer, che due settimane dopo aver conquistato il riconoscimento dalla più autorevole guida della ristorazione, lasciò improvvisamente l’Essenza di via Marghera per diversità di vedute con la proprietà. Boer poi avrebbe fondato il [bu:r] e successivamente il suo secondo locale milanese, Altriménti, tra consensi di critica e pubblico, ma senza recuperare la stella ottenuta con Essenza.
L’uscita di Puleio è stata improvvisa ma, da quanto risulta a Pambianco Wine&Food, era stata comunicata alla guida “Rossa” una decina di giorni prima dell’effettiva separazione da L’Alchimia. Un passaggio necessario per poi evitare eventuali “quarantene” verso il ristorante, che mantiene la barra dritta sulla qualità e sull’eccellenza come appare già dalla scelta di Postorino (che ha precedenti esperienze in catene di hotellerie come Rocco Forte, Nh e Radisson Blu), e verso lo stesso chef che ha lasciato il suo posto. La conclusione del rapporto sarebbe stata rapida ma non rocambolesca come quella tra Boer ed Essenza, certamente non gradita da Michelin.
Il ristorante ha confermato il cambio di chef con un comunicato nel quale si precisa che la stella è “un riconoscimento prezioso che vale per tutta la squadra condiviso in maniera equa tra tutti i collaboratori di sala e cucina”. A Puleio va l’augurio di raggiungere “i migliori successi professionali”. La nuova carta sarà presentata già oggi e comprenderà alcuni nuovi piatti, compreso qualche signature di Postorino.