Prowein consolida la leadership tra le fiere europee trade del vino con un incremento del 6% di buyer rispetto al 2015. La manifestazione di scena a Düsseldorf dal 13 al 15 marzo ha registrato 55 mila visitatori (50% stranieri), tremila in più rispetto alle attese, e 6.200 espositori con l’Italia in vetta per numero di aziende rappresentate, circa 1.500, davanti a Francia (1.400) e Germania (1.000). Tra i visitatori, l’incremento maggiore è stato registrato dall’Asia.
Le impressioni raccolte tra i produttori sono mediamente positive. Prowein è un’occasione per avvicinare non solo il mercato tedesco, seconda destinazione del vino italiano dopo gli Usa, ma in generale tutta l’Europa e una parte dei mercati extra Ue. La fiera si è confermata molto concreta, grazie alla presenza di una clientela prevalentemente trade (ciò spiega il numero più contenuto di presenze rispetto a Vinitaly, che fa 150 mila visitatori ma è aperta al pubblico nella giornata di domenica) e più internazionale, riuscendo a richiamare tra gli espositori i gruppi leader del settore come Constellation Brands, Treasury Wine Estates e per la prima volta anche Lvmh, che ha partecipato con la divisione Estates&Wines di Moët Hennessy che controlla tutte le attività extra Champagne e spiriti.
Messe Düsseldorf sostiene, sulla base di un’indagine effettuata tra i visitatori, che il 50% ha affermato di aver trovato nuovi fornitori e che il 96% ha dichiarato di aver raggiunto pienamente lo scopo della sua visita in fiera. “I dati ci mostrano chiaramente che la ProWein è la più importante piattaforma di business del settore nel mondo. I budget fieristici si dirigono in questa direzione. Ed anche per le grandi e prestigiose aziende vinicole, la ProWein è diventata nel frattempo un appuntamento assolutamente obbligatorio”, dichiara il managing director Hans Werner Reinhard.