Rafforzare il brand intercettando tanto la clientela fidelizzata quanto i potenziali nuovi consumatori. Così i ristoranti metropolitani aprono nelle località vacanziere, dalla Liguria alla Costa Azzurra, fino alle isole.
Come d’estate le persone si spostano dalle città al mare, così fanno i ristoranti, applicando alla lettera il principio osmotico. Il centro si svuota, i clienti latitano e il periodo vacanziero fornisce l’occasione ideale per creare nuove opportunità di business e rafforzare il brand. Negli ultimi anni, infatti, sempre più insegne di ristorazione metropolitane, nate e sviluppate in grandi città, hanno aperto una propria succursale in note località marittime. I vantaggi sono molteplici: si compensa l’inevitabile flessione dei periodi estivi, si intercetta la clientela ‘di casa’ anche in vacanza e se ne incontra di nuova che, complice un’esperienza ben riuscita, tornerà d’inverno nell’altra location, quella originale.
TRA LIGURIA E VERSILIA
Ultima in ordine di tempo è Vesta, l’insegna milanese parte di Triple Sea Food che, dal centralissimo quartiere di Brera, dove ha aperto nel 2022, è sbarcata a giugno negli spazi dello storico Le Carillon, nella baia di Paraggi. Il nuovo locale – Vesta Portofino – conta 160 coperti e un Crudo Bar. Ma non solo. L’insegna meneghina ha simultaneamente bissato l’apertura costiera con Vesta Mare a Marina di Pietrasanta (Lucca), nella sede del Bagno Franco Mare, prendendo in mano sia lo stabilimento balneare che la proposta gastronomica (a Pietrasanta si ricorda inoltre la presenza di Giacomo Milano dal 2018). “Portofino e Marina di Pietrasanta sono due estensioni naturali per le vacanze dei milanesi e hanno una stagionalità lunga, dunque si sono rivelate le mete adatte per portare Vesta sul mare”, ha spiegato a Pambianco Wine&Food l’AD Davide Ciancio. “Era già tra i nostri piani debuttare sulla costa, ora si sono create le occasioni perfette per farlo”. Due opportunità per cui la proprietà, che a Milano conta inoltre Trattoria del Ciumbia e Casa Fiori Chiari per un totale di 10 milioni di euro di fatturato (incluso il Vesta milanese), stima ricavi per altri 10 milioni di euro nel 2024. In questo modo, Vesta va a fare compagnia a molteplici ‘cugini’ milanesi. Nella baia di Paraggi, infatti, lo scorso anno è sbarcata Pasticceria Cova per gestire l’offerta food & beverage dei Bagni Bosetti. Con un’area ristorante, una lounge e la pedana in spiaggia, i momenti food della giornata di Cova Paraggi spaziano dalla colazione al lunch, fino all’aperitivo e alla cena. Si ricorda, poi, che sempre lo scorso anno Cova è sbarcata in Grecia e più nello specifico presso Astir Beach ad Atene. All’interno del progetto di rinnovamento dell’area, Cova è il punto di riferimento per l’offerta food con una destinazione su due piani.
Tornando in Liguria, accanto a Cova, ecco i Bagni Fiore della Langosteria che, per prima, è qui approdata nel 2017. Dopo una convivenza durata quattro anni, il gruppo di Enrico Buonocore ha acquisito l’azienda Bagni Fiore nel 2021 affidando la gestione del beach club a Belmond, che è presente a Portofino con gli hotel Splendido e Splendido Mare. E, proprio in quest’ultimo, si ricorda la presenza della famiglia Cerea con DaV Mare, ristorante aperto nel 2021. Poco distante si trova poi Carlo Cracco che tre anni fa ha aperto Cracco Portofino negli spazi dello storico ristorante Il Pitosforo.
Spostandosi di pochi chilometri si arriva a Santa Margherita, tra le destinazioni predilette dei milanesi nel weekend. Non è un caso quindi che qui, questa estate, debutti la storica insegna milanese A’Riccione, specializzata in cucina di pesce dal 1953. Il nuovo ristorante – il quarto per l’insegna dei fratelli Dante e Giuseppe di Paolo dopo la storica sede milanese di via Taramelli, A’Riccione Bistrot (in via Procaccini) e A’ Riccione Terrazza 12 (in via Durini) – prende casa all’Oasi Al Mare Beach Club di cui viene curata l’offerta di ristorazione. Il locale, che rimarrà aperto fino al 30 settembre, ha un’offerta che spazia dalla colazione al pranzo, passando per l’aperitivo sino alla cena e oltre. La sala si apre verso il mare con una veranda affacciata sulla spiaggia, per un totale di 180 posti a sedere, considerando lo spazio interno ed esterno. Qui, inoltre, ha fatto il proprio debutto, lo scorso anno, anche la caffetteria gastronomica Pandenus che in Liguria ha portato il proprio format Osteria. “Abbiamo scelto Santa Margherita – racconta il founder Filippo Lecardane – perché l’idea era iniziare lo sviluppo fuori Milano in aree estive ma che fossero frequentate, oltre che da turisti, anche dalla nostra clientela milanese”. Questo è l’ottavo ristorante del gruppo, il secondo a insegna Osteria (l’altra è in Via Francesco Melzi d’Eril 3, zona Arco della Pace) nonché il primo fuori dal capoluogo meneghino. La location è situata all’imbocco della Calata del Porto di Santa Margherita, nell’ex caserma napoleonica che un tempo ospitava lo Skipper. Il ristorante conta tre spazi – interno, esterno, una parte sull’acqua – per un totale di circa 70 coperti ed è aperto per pranzo, aperitivo, cena e dopo cena.
COSTA AZZURRA, ÇA MARCHE
Virando verso Ponente, dritti verso la Francia, si arriva in Costa Azzurra dove per la stagione 2024 sono sbarcate due celebri insegne internazionali: Zuma e Amazónico che, rispettivamente, hanno aperto a Cannes e Monte Carlo. Dopo gli opening di Madrid, Londra e Dubai, Amazónico, concept lanciato nel 2010 dai coniugi Sandro Silva e Marta Seci, è arrivato sul tetto del Café de Paris di Monte Carlo. Aperto dall’ora di cena fino a tarda notte, il locale ha una terrazza di quasi mille metri quadrati e offre, oltre a cucina e bar, anche spettacoli dal vivo e un club aperto dalle 23 alle 4 del mattino. Nella località monegasca si ricorda poi la presenza di Crazy Pizza che, a luglio, arriverà anche a Saint-Tropez. Il brand di Flavio Briatore e Francesco Costa aprirà un ristorante dotato di una terrazza adiacente al porticciolo, di un’ampia area interna e di una zona bar, arrivando ad ospitare oltre 80 coperti. “L’apertura di Saint-Tropez – fanno sapere dal gruppo – è parte di una precisa strategia di sviluppo che vede Crazy Pizza rafforzare la propria presenza nelle località di lusso del Mediterraneo, consolidando così il rapporto speciale tra il brand e l’elemento marino”. Ad oggi, la pizzeria è presente anche a Porto Cervo e, da poche settimane, a Marina di Varazze, oltre che in città quali Londra, Milano, Roma, Doha.
Zuma, il format di cucina giapponese contemporanea co-fondato da Rainer Becker e Arjun Waney è invece approdato sulla Croisette di Cannes con un ristorante sul rooftop panoramico del Palm Beach, dove dispone di un’ampia terrazza e di una sala privata. Il ristorante resterà aperto tutto l’anno esclusivamente per il servizio cena. Questa rappresenta la prima apertura del gruppo in Francia che, dopo il primo locale a Londra, negli anni è arrivato in diverse città tra cui Hong Kong, Dubai, Miami, Roma.
FASCINO ISOLANO
“Le nuove aperture seguono i flussi dei nostri clienti”, spiega Sven Koch, CEO del Gruppo Azumi a cui fa capo Zuma. Ed ecco quindi che il format ha aperto anche a Capri nel 2023, in quanto “meta naturale della clientela di Zuma”. Il ristorante si trova sulla terrazza panoramica affacciata sul Golfo di Napoli dell’albergo Capri Palace Jumeirah, nella località di Anacapri. Coerente alla propria strategia, Zuma ha aperto anche a Porto Cervo, Mykonos e Ibiza.
Anche Concettina ai Tre Santi sceglie Capri per aprire il suo secondo locale. La pizzeria napoletana nata nel 1951 nel Rione Sanità e partecipata da Archive, società di investimento controllata da Ou(r) Group, holding della famiglia Ruffini (Moncler), che nel 2023 ne ha acquisito una quota pari al 47,5 %, ha aperto il suo secondo locale in via Santa Teresa, a pochi passi dalla piazzetta. Il ristorante, nello specifico, prende casa nei locali di circa 200 metri quadrati che sono stati della storica Pizzeria Gemma e sarà a carattere stagionale (giugno-novembre).
La Sardegna, invece, oltre ai già citati Zuma e Crazy Pizza, ospita da questa stagione anche El Porteño, ristorante di cucina argentina nato nel 2010 e con diversi format dislocati tra le città di Milano e Roma. El Porteño, da pochi giorni, ha infatti preso casa anche in Costa Smeralda e, più nello specifico, nella Promenade du Port di Porto Cervo (Via Aga Khan, 1).