Dopo un 2023 archiviato in leggera flessione, il 2024 si apre in positivo per De’ Longhi. Il primo trimestre, archiviato al 31 marzo 2024, per il gruppo attivo nel settore del piccolo elettrodomestico, dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, si è chiuso con ricavi consolidati pari a 658,8 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+5,9% a perimetro omogeneo).
La performance “ha beneficiato di un robusto incremento dei volumi di vendita, mentre è stato penalizzato da un effetto cambi negativo”, riporta la società. “A parità di cambi e di perimetro, i ricavi avrebbero segnato una crescita del 7,3 per cento”.
L’ebitda si è attestato sui 91,2 milioni (+20,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), con un utile netto di 51,3 milioni (+6,4%).
A livello di aree geografiche, in Europa i ricavi a perimetro omogeneo hanno segnato una crescita del 12,1%, “beneficiando di un buon sell-out e di una buona rotazione dello stock presso i retailer”. Risultati positivi anche per l’area America che ha chiuso con un +2,2% a perimetro omogeneo, grazie, soprattutto, “al buon andamento delle vendite di personal blender a marchio Nutribullet“.
L’area Meia, tuttavia, ha risentito degli effetti delle “turbolenze dei mercati dovute al conflitto a Gaza” e ha chiuso il trimestre con ricavi a perimetro omogeneo in contrazione del 13,8 per cento. I paesi dell’area Asia Pacific, nonostante il netto recupero di Australia e Nuova Zelanda, hanno registrato, a perimetro omogeneo, una contrazione del 6,4% “per una debolezza del mercato cinese”.
Con riferimento alle linee di business, si segnalano ricavi in espansione in tutti i segmenti di prodotto. Il comparto dei prodotti per il caffè ad uso domestico ha fatto da traino “grazie al continuo successo di vendita delle macchine superautomatiche”. I prodotti per la cottura e preparazione dei cibi hanno mostrato ricavi in crescita “grazie al buon andamento delle vendite di personal blender e di handblender”.