Non solo un catalogo, ma un vero e proprio piano di comunicazione e vendita che raccoglie le novità di prodotto raccontandole in modo inedito alla community. È questo Oroboro, il nuovo progetto lanciato da Compagnia dei Caraibi, importatore e distributore piemontese di spirits e bevende premium.
Oroboro, il cui nome rappresenta un serpente che si mangia la coda (un simbolo antico, apparentemente immobile ma in eterno rinnovamento), si articola in diversi strumenti: il nuovo catalogo, ripensato come un magazine; il blog di approfondimento Around the Blog; e il booklet Tales from the Box.
Oroboro Magazine, nello specifico, è pensato come una rivista semestrale con due release annuali previste nei mesi di aprile e ottobre così da essere adattato alle stagioni e ai trend di consumo. “Il formato del magazine permette di concentrarsi sulle referenze meglio fruibili nella stagione, garantendo accesso al portfolio completo attraverso i Qr-code e la piattaforma di vendita”, spiega il CEO Edelberto Baracco. “Con questo nuovo progetto vogliamo introdurre il nostro approccio agli strumenti commerciali nel mercato professionale”.
Il magazine parla ai professionisti del settore e agli appassionati in un’ottica di strategia comunicativa multicanale, raccogliendo al suo interno racconti, interviste, approfondimenti, suggerimenti per nuovi luoghi, modi e momenti del bere, grazie anche ai contributi di giornalisti, rappresentati del team advocacy, illustratori, creatori, produttori, artisti AI, chef, bartender e giovani scrittori.
“Questo collettivo di voci, idee e visioni – prosegue Baracco – converge in un unico spazio, dando vita a un dialogo capace di raccontare prodotti, storie, mondi, culture ed espressioni artistiche. Oroboro incarna appieno i nostri valori fondamentali, offrendo un accesso dinamico al mondo del beverage di valore e rendendo contemporaneamente disponibili informazioni accessibili a un pubblico trasversale, senza perdere l’efficacia dello strumento di vendita per i professionisti”.
La struttura interna si divide in vetrine prodotte e sottocategorie. Le prime pongono il focus su quattro brand attorno ai quali viene costruito un vero e proprio racconto. Per questa prima release i marchi coinvolti sono: Carlo Alberto, Elephant Gin, Canerock, Wild Garden. Le sottocategorie si articolano invece in: liquor/bitter, con focus dedicati al vermouth Carlo Alberto (per questa edizione), agli amari nell’aperitivo italiano e alla miscelazione a bassa gradazione; dark spirits, con focus dedicati a rum, whisky e altri dark; e white spirits, soprattutto gin/vodka e agavi.
“Il valore aggiunto di Oroboro Magazine risiede nella sua capacità di trasformare un’esperienza di acquisto statica in un’esperienza coinvolgente, informativa e dinamica”, afferma il CEO. “A differenza di un catalogo tradizionale, che si limita a presentare i prodotti, Oroboro – integrando approfondimenti, interviste e focus su temi rilevanti del settore beverage – offre un approccio comunicativo multicanale e inclusivo, garantendo un accesso dinamico e costante alla piattaforma di vendita, dove gli utenti possono trovare informazioni aggiornate e promozioni in tempo reale, rendendo l’esperienza di acquisto più fluida e immediata”.
Lo storytelling fa quindi la differenza nel vendere un prodotto? “Sì”, risponde Baracco. “Lo storytelling crea connessione, coinvolge e differenzia. Al fianco della necessaria qualità del prodotto, riteniamo che lo storytelling sia uno degli elementi fondamentali per stimolare e affermare nuove tendenze. Con Oroboro Magazine vogliamo spingerci oltre le solite dinamiche offrendo la possibilità di approfondire ogni aspetto legato al brand e al prodotto, mettendo in evidenza il momento e il luogo di consumo, per stimolare l’utilizzo dei prodotti al di fuori della loro ‘comfort zone’, dove normalmente vengono idealizzati, dando così forza alla loro versatilità”.
Per scaricare/scoprire/sfogliare la versione digitale di Oroboro clicca qui.