Krombacher Italia ha archiviato il 2023 con ricavi pari a 6,1 milioni di euro, registrando una crescita del 19% sul 2022, e 45mila ettolitri di birra venduta. Complice di questo risultato è stata una strategia improntata sullo sviluppo del canale Horeca.
Tre anni fa, la società, che ha alle spalle il gruppo tedesco Krombacher con un giro d’affari nel 2023 di 961,4 milioni di euro (+ 6,6%), ha aperto una legal entity qui in Italia “con l’obiettivo di sviluppare un posizionamento premium”, ha raccontato a Pambianco Wine&Food Davide Grossi, amministratore delegato di Krombacher Italia. “Abbiamo rivisto la struttura commerciale e la distribuzione concentrandoci sull’Horeca e lasciando in secondo piano la Gdo (che oggi conta meno del 5%, ndr)”.
Nello specifico, a guidare le vendite del 2023 è stato il formato fusto (+17,5%) che rappresenta l’81% dei volumi totali sviluppati in Italia. In portfolio la leader di gamma è la Krombacher Pils che copre circa l’85% di tutta la birra in fusto venduta nel 2023. Invece, le birre Krombacher in bottiglia hanno avuto una decrescita del 10%, in linea con le aspettative conseguenti alla strategia di riduzione della distribuzione nel canale off trade.
Recentemente l’azienda ha presentato sul mercato italiano la birra zero alcol, che “in Germania è già molto diffusa e vogliamo soddisfare anche qui tutte le richieste di mercato”.
Il 2023 ha dimostrato “che la scelta strategica presa tre anni fa di investire nel canale on-trade, al fine di creare un posizionamento premium del nostro brand, ci sta ripagando”, conclude Grossi. “Il risultato ottenuto è figlio, prima di tutto, di una forte partnership con i nostri distributori che vivono Krombacher come la ‘loro’ birra. A fine 2023 ne contiamo più di 50 che ci permettono di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale”.