Prendersi cura dello storione e dell’ambiente in cui vive, tutelando, al contempo, l’ecosistema circostante. È questa la filosofia di Agroittica Lombarda, realtà bresciana da 40 milioni di fatturato che, dagli anni ’70 a oggi, è riuscita a coniugare industria ittica e siderurgica creando un player di prima qualità nel comparto del caviale con il brand Calvisius Caviar.
Era infatti il 1977 quando Giovanni Tolettini, socio dell’Acciaieria di Calvisano, creò Agroittica Lombarda, uno stabilimento di itticoltura capace di sfruttare il surplus termico dell’acciaieria: mediante uno scambiatore di calore, l’energia termica del processo siderurgico viene infatti trasferita alle pure acque che sgorgano all’interno della proprietà, ottenendo un habitat ottimale per diverse specie ittiche pregiate. Infine, l’acqua in uscita dai bacini di allevamento viene conferita direttamente a una rete per l’irrigazione delle colture circostanti.
Il modello di acquacoltura applicato da Agroittica Lombarda prevede poi che, dopo due anni di vita, gli storioni vengano trasferiti in grandi bacini di duemila metri quadrati interamente scavati nella ghiaia, la quale costituisce il substrato naturale sul quale si alimentano, ma anche un biofiltro alla base di una catena alimentare naturale. In poche parole, gli storioni hanno l’opportunità di vivere in un ambiente molto simile a quello naturale ed accedere a un’integrazione alimentare aggiuntiva costituita dagli stessi animali che caccerebbero in natura. Ciò incrementa la sostenibilità della produzione, nonché la qualità organolettica delle carni e soprattutto del caviale, la cui preparazione è tradizionale e ancora artigianale.
Non solo, nel 2021, in occasione della ristrutturazione del tetto dell’avannotteria – un edificio di cinquemila metri quadrati adibito all’allevamento ai primi stadi degli storioni – è stato installato un impianto fotovoltaico che la rende autosufficiente dal punto di vista energetico. L’impianto produce un surplus di energia elettrica che viene utilizzato dalle vasche esterne circostanti e dall’adiacente stabilimento di lavorazione.
Nel loro insieme, gli allevamenti di Agroittica Lombarda – due impianti nel comune di Calvisano di 60 ettari complessivi a cui si aggiunge quello della società collegata Storione Ticino – costituiscono un presidio per la tutela della biodiversità, non solo perché conservano la genetica di diverse specie di storione, di cui due autoctone in Italia rendendole disponibili per piani di recupero faunistico, ma anche perché viene incoraggiata la presenza e la riproduzione di specie animali e vegetali oggi in forte declino.
Ad oggi, Agroittica produce 25-30 tonnellate l’anno di caviale, di cui il 90% è destinato all’estero grazie alle due filiali in Usa e Francia che sono i principali paesi d’esportazione insieme a Regno Unito e Giappone.
“La nostra filosofia è garantire ai consumatori un prodotto made in Italy, rigorosamente ineccepibile – conclude il direttore commerciale Stefano Bottoli -; Calvisius è sinonimo di eccellenza qualitativa e di una costante evoluzione rimanendo sempre fedele a se stessi”.