America Latina e Caraibi (Lac) affondano outlook e titolo di Diageo. Il player a cui fanno capo brand quali Guinness, Tanqueray, Smirnoff, Baileys, ha annunciato che, nei sei mesi al prossimo 31 dicembre (anno fiscale 2023-24), attende ricavi in flessione del 20% in America Latina e Caraibi (Lac), area che rappresenta quasi l’11% del valore delle vendite nette di Diageo. Le pressioni macroeconomiche nella regione, fa sapere la multinazionale, si stanno infatti traducendo in consumi inferiori ed acquisti di prodotti più a buon mercato da parte dei consumatori, rallentando inoltre lo smaltimento delle scorte di magazzino accumulate dai retailer.
A causa della situazione in Lac – ma anche dell’aumento degli investimenti commerciali, della minore leva operativa e del mix avverso derivante dal downtrading – Diageo attende ora una crescita inferiore del risultato operativo nei sei mesi.
Il titolo di Borsa del gruppo, a seguito della comunicazione avvenuta venerdì 10, ha toccato ribassi fino al 16% (il più importante dal 1987, come riporta Reuters), per poi chiudere la seduta a -12 per cento. “Ora – afferma Sophie Lund-Yates, analista di Hargreaves Lansdown – ci saranno preoccupazioni che il cambiamento negli appetiti possa trasferirsi in altri mercati più grandi”.
Considerando l’andamento nei sei mesi delle altre regioni, il gruppo sembra però più ottimista. In Nord America è previsto un graduale miglioramento della crescita organica delle vendite nette rispetto alla seconda metà dell’anno fiscale 2023; in Africa è atteso un miglioramento nel tasso di crescita delle vendite nette; in Europa e Asia Pacifico il gruppo prevede sì una crescita, ma più moderata rispetto alla seconda metà dell’esercizio 2023.
Guardando alla seconda metà dell’anno fiscale 2024, il gruppo prevede un graduale miglioramento delle vendite nette organiche e della crescita organica dell’utile operativo rispetto alla prima metà dell’anno.
Sulla scia della performance di Diageo, anche Campari – reduce da una trimestrale sotto le stime – ha riportato una flessione in Borsa del -3,8% nella giornata di venerdì, che prosegue anche nella giornata di oggi attestandosi sul -0,47 per cento.