Nel Q2 dell’anno fiscale, come accaduto per il primo trimestre, la birra fa da traino ai ricavi del colosso americano Constellation Brands, che comprende marchi come Ruffino, Corona, Casa Noble Tequila. Nel secondo trimestre, archiviato al 31 agosto scorso, la business unit della birra ha registrato una crescita del 12% a 2,3 miliardi di dollari (circa 2,1 miliardi di euro) trainata da da Modelo Especial e Corona, mentre i vini e gli spirits hanno subito una decrescita del 14% rispetto al secondo trimestre del 2022 a 444,1 milioni di dollari.
Tuttavia, resiste la fascia premium delle etichette di vino come Meiomi e Kim Crawford, cresciute rispettivamente del 7% e del 6 per cento. In base a quanto detto dal CEO Bill Newlands alla Cnbc, la sottoperformance del comparto vino è imputabile ai brand “mainstream” del gruppo, mentre quelli premium, come visto, continuano a crescere. “Tre anni fa – afferma il CEO – due terzi del nostro business rientrava nel mainstream. Oggi è pari a un terzo, e anche se quest’area continua a rallentare sul business complessivo, la fascia alta del nostro business vino sta andando abbastanza bene e sta prendendo quota.”
Nel complesso, il secondo trimestre del gruppo si è chiuso a 2,84 miliardi di dollari (+7%), superando la stima media degli analisti di 2,82 miliardi di dollari, secondo i dati Ibes di Lseg.
Visti i buoni risultati, Constellation Brands ha rivisto al rialzo le stime di vendite della birra, attese ora in crescita tra l’8-9% (contro l’intervallo del +7-9% precedente), con un utile operativo tra il +6-7 per cento (+5-7 per cento secondo le precedenti stime). Per le categorie vino e spirits il range rimane invariato e compreso tra -0,5% e +0,5 per cento.
L’utile per azione comparabile è atteso tra 12,00 e 12,20 dollari, rispetto alla precedente previsione di un utile compreso tra 11,70 e 12,00 dollari per azione.