Erano ventiquattro viticoltori nel 1923, sono diventati 200 soci nel 2023. Questa è in estrema sintesi la storia lunga cent’anni di Cantina Girlan che, proprio in questi mesi, sta celebrando il suo anniversario più importante. Per farlo ha scelto la via più intima. Cioè quella di dar vita a una serie di iniziative dedicate alle famiglie e ai partner. Il tutto senza dimenticare di guardare a un futuro che, come ha sottolineato il presidente Oscar Lorandi, “ha come obiettivo quello di portare avanti il sogno dei nostri padri fondatori rinnovando, con l’evoluzione dei mercati e delle scelte dei consumatori, quel concetto di autenticità che ci porta a essere riconosciuti con vini in cui è evidente l’origine e l’interazione tra vitigno e terroir”.
Un’impronta radicata nei 220 ettari distribuiti nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina e che, grazie a una produzione di circa 1,35 milioni di bottiglie, ha portato Girlan a toccare quota 13,5 milioni di euro di fatturato nel 2021-2022, il 16,5% in più rispetto agli 11,5 milioni che avevano caratterizzato l’esercizio precedente. Risultati ottenuti, come ha spiegato lo stesso presidente, “con il 99% della produzione destinata all’Horeca e il 25-28% all’esportazione, dove serviamo 35 Paesi”. E questo in attesa di un 2023 che, come ha anticipato Oscar Lorandi, “chiuderemo con una crescita del 3-5% (quindi a circa 13,9-14,2 milioni di euro, ndr), quindi moderata, ma che sarà qualitativa, perché abbiamo implementato la vendita dei prodotti di fascia medio-alta”.
Un percorso, ha continuato il numero uno di Girlan, “che ripaga la nostra progettualità, soprattutto quando penso che siamo una delle prime cooperative a fare un discorso di zonazione, con il Pinot Nero e Chardonnay, e che ora hanno un buon mercato”.
Infine, per quanto riguarda le prospettive future: “Penso che il nostro vero grande obiettivo debba essere quello di posizionarci sul mercato in modo chiaro e ben definito, puntando sulla qualità e guardando anche a internazionalizzarci ancor di più, con un occhio di riguardo agli Stati Uniti”.