Il 20 giugno, con l’inaugurazione dell’Antica Dimora Dosio, il gruppo Dosio ha fatto il suo primo passo dopo l’improvvisa scomparsa del fondatore Gianfranco Lanci a inizio anno. La struttura, che sorge sul punto più alto della collina Serradenari (La Morra, Cuneo), di fatto era la casa patronale del vigneto, ed è oggi composta di sole cinque camere e due suite. Sarà aperta al pubblico da marzo a dicembre e rappresenta un nuovo capitolo di business per una realtà nata solamente nel 2011, quando Lanci, ex top manager di Texas Instruments, e poi presidente di Acer e Lenovo, ha rilevato Dosio Vigneti nelle Langhe. Primo passo di un percorso che lo ha successivamente condotto all’acquisizione di Villa Giada, nell’astigiano e, poco meno di due anni fa, di Coppo, ancora nella terra del Barolo.
Il gruppo, che nel 2022, forte di 80 ettari, ha prodotto 750mila bottiglie per un fatturato di otto milioni di euro, si è posto, come obiettivo del triennio, di toccare i dieci milioni di euro e il milione di pezzi venduti. Per farlo, in termini produttivi, un tassello importante è rappresentato dall’ultima acquisizione: una vigna di un ettaro di Ravera, cru di Barolo a Novello, che porta così il totale per la singola denominazione a 11 ettari suddivisi in cinque cru.
Sul fronte commerciale, fanno sapere dall’azienda, “lavoreremo sul consolidamento dell’Horeca in Italia e l’ampliamento dei mercati esteri europei, del Nord America e dell’Asia”. Per quanto riguarda il 2023: “Il ritmo di crescita del fatturato, prossimo al +20% dell’ultimo esercizio, è più che confermato nei primi cinque mesi dell’anno”. Un risultato che poggia le basi su un mercato domestico che vale i due terzi dei ricavi, e sull’Hoerca mentre, per quanto riguarda la grande distribuzione: “Al momento, è un settore che ha un peso minore, ma che rappresenta, rispettando la coerenza del target delle cantine, un obiettivo futuro”.
Tornando all’appena potenziato capitolo ospitalità, “nei prossimi mesi è atteso un incremento significativo del flusso di visite e degustazioni nelle cantine”, anche perché, nel corso dell’esercizio, oltre alla realizzazione del wine resort Antica Dimora Dosio, “da Coppo verranno aperti altri passaggi lungo le Cattedrali Sotterranee di Canelli, che sono patrimonio Unesco, portando a termine il recupero dello storico edificio di fine ‘800, raddoppiando così la capacità di accoglienza”. Non solo, sempre restando sul tema, è in corso anche il recupero conservativo di un altro palazzo storico di fine ‘600: “Dove al piano terra realizzeremo un wine shop”.