Sant Ambroeus, storica pasticceria milanese fondata nel 1936 e basata in corso Matteotti 7, riapre ufficialmente le sue porte al pubblico. Dopo un restyiling stilistico, a opera di Fabrizio Casiraghi, e culinario che ha portato a chiudere temporaneamente il locale da maggio di quest’anno, Sant Ambroeus torna con un nuovo posizionamento. “Vogliamo mantenere il chiaro messaggio storico della pasticceria – dichiara a Pambianco Wine&Food Gherardo Guarducci, executive chairman e co-founder del gruppo Sa Hospitality Group (Sahg), a cui fa capo la pasticceria – ma introdurre anche un nuovo concetto di ristorazione, di cui siamo padroni in America e che abbiamo voluto portare anche nel locale milanese. Il nostro obiettivo è quello di porre un’attenzione particolare alla cucina classica italiana ed essere una brasserie di super lusso”.
Tra le novità di Sant Ambroeus, c’è anche l’apertura a cena, sette giorni su sette. “Offriamo al cliente un ambiente di lusso confortevole che coincida allo stesso tempo con la possibilità di consumare un pasto di qualità tutti i giorni”, specifica Guarducci. “Apriamo per la prima volta anche a cena perché vogliamo diventare un’alternativa alle opzioni di ristorazione serale che offre Milano”.
Sotto la direzione culinaria di Iacopo Falai, il menu di Sant Ambroeus propone un combinazione tra la tradizione del Belpaese e l’esperienza americana. “L’attenzione è riposta nella nostra cultura, nel rispetto per le tradizioni, per una cucina che parte nelle case delle famiglie italiane. A questo vogliamo aggiungere anche alternative particolari come il lobster roll, non rivisitato, semplicemente un lobster roll di assoluta qualità, utilizzando materie prime come l’aragosta mediterranea”.

Il marchio si lancia anche nel lifestyle attraverso la partnership con il brand di moda TheAttico, realizzando un capsule composta da t-shirt, felpe, un cappellino e una tazza. “Abbiamo una bella sinergia con loro e con il loro posizionamento, troviamo ci siano molti elementi affini e si tratta di un brand che si lega molto alla nostra location Sant Ambroeus Soho, a New York, che si interfaccia con un pubblico tra i 20 e i 35 anni”. Questa non è la prima partnership del brand, precedentemente Sant Ambroeus aveva già realizzato un co-branding con la casa di moda di Los Angeles MadHappy.
“Io sono subentrato nel 2003 – continua l’executive chairman – e, insieme ai miei soci operativi, da prima Milano e poi New York siamo passati oggi a essere un gruppo di 26 ristoranti con un fatturato di oltre 120 milioni annui, di cui il 60% generato dal marchio Sant Ambroeus” che, attualmente, conta dodici ristoranti, sia come singoli caffè che come ristoranti.
Questa settimana, inoltre, aprirà un nuovo Sant Ambroeus in East Hampton. “Siamo un gruppo che sicuramente è strutturato a livello corporate per aprire anche in altri Paesi”, specifica Guarducci. “Un giorno arriveranno Sant Ambroeus anche a Parigi e Londra, ma oggi siamo concentrati su Milano e su East Hampton. Prossimamente apriremo il Sant Ambroeus Aspen, dove abbiamo due locali firmati in fase di sviluppo e stiamo guardando Beverly Hills e Dallas”, conclude Guarducci.
Il gruppo Sahg possiede infatti anche i marchi Casa Lever e Felice, situati in alcune delle località più ‘in’ degli Stati Uniti, tra cui Manhattan, gli Hamptons e Palm Beach. “Non lavoriamo tanto nelle grandi città, quanto maggiormente nelle principali province americane per alzare il livello e la percezione della cucina italiana passo per passo”.