Un fatturato di 43 milioni di euro nel 2021, in crescita del 25% rispetto al 2020, e tre sedi a Parigi, Bordeaux e Hong Kong, a cui presto se ne aggiungerà una quarta a Singapore. Sono questi i numeri raggiunti lo scorso anno dalla piattaforma francese Idealwine, diventata in poco più di vent’anni di attività un riferimento per le aste di vini pregiati e per la valutazione dei Grand Cru.
“Idealwine è nata nel 2000 dalla volontà di dare trasparenza al business del vino perché a quel tempo i fine and rare wines erano acquistabili direttamente dai produttori, se si avevano i giusti contatti, oppure dai commercianti di vini, senza sapere se il prezzo fosse adeguato”, racconta a Pambianco Wine&Food Alix Rodarie, international development director della società. “Oggi lavoriamo con 900 produttori e siamo la prima casa d’aste di vini francese e leader mondiale delle aste di vini online”.
Fin dalla sua creazione, Idealwine ha offerto ai propri clienti degli strumenti per poter scoprire e monitorare il valore dei vini nel corso del tempo, quali la Cote Idealwine, indici di mercato paragonabili ai Liv-ex che permettono di monitorare il valore di oltre 80mila vini; gli Auction Report, report mensili sulle tendenze del mercato dei vini pregiati, regione per regione; e il Barometro Idealwine, report annuale contenente un’analisi dettagliata sulle tendenze del mercato attuali e future.
Da circa dieci anni, inoltre, la società ha sviluppato un’attività di enoteca online per i vini e distillati e lo scorso aprile ha introdotto un nuovo servizio di vendita en primeur dei Grand Cru bordolesi. “L’idea era di offrire un website completo ai wine lover. La campagna di vendita en primeur 2021 è stata positiva, sebbene non quanto ci saremmo aspettati, perché è stata un’annata difficile per i Bordeaux”, afferma Rodarie.
In ogni caso, guardando all’attività complessiva, i risultati conseguiti nei primi otto mesi del 2022 lasciano ben sperare per la chiusura dell’anno. “Al momento il valore dell’euro è abbastanza basso e i vini venduti in euro sono meno cari per i consumatori asiatici e americani, nonostante i prezzi si stiano alzando. Ne consegue che il nostro business sta crescendo”, sottolinea Rodarie, facendo riferimento al fatturato raggiunto al 31 agosto di 37 milioni di euro, ripartiti in 27 milioni da aste e 10 milioni da acquisti diretti.
“Abbiamo assistito durante l’anno alla battaglia tra Burgundy e Bordeaux – precisa Laura Salis, marketing e communication manager per l’Italia -. Il Burgundy in termini di valore è al primo posto nella top ten, seguito dal Bordeaux, che però è primo in termini di volume. Ma il fenomeno più interessante riguarda i vini italiani che hanno coperto il 42% dei vini non francesi venduti all’asta in termini di volume e il 39% in termini di valore. Tra le regioni sul podio, Barolo, Barbaresco, la Toscana con Bolgheri, mentre stanno emergendo Abruzzo, Veneto e Valtellina”.
L’Italia è, infatti, per Idealwine il secondo Paese in Europa e il settimo a livello internazionale, con un fatturato nel 2021 di 1,5 milioni di euro e di 1 milione nei primi 8 mesi del 2022.