Creare un vino bianco importante. È stata questa la sfida lanciata dall’imprenditore francese Philippe Austruy all’agronomo Alessandro Fonseca e da cui è nata Tenuta Isola nel Giglio. Attivo nel settore healthcare e già proprietario di due cantine in Francia (Commanderie de Peyrassol e Chateau Malecasse), una in Portogallo (Quinta do Corte) e Tenuta Casenuove nel Chianti Classico, Austruy voleva aggiungere al proprio portafoglio un vino bianco di pregio, ed ecco che l’Isola del Giglio, con i suoi circa 20 ettari vitati (suddivisi tra appena 10 produttori) e il vitigno Ansonica, entra nell’orbita del gruppo. Nel 2019 viene quindi acquistato il primo vigneto e nasce Tenuta Isola nel Giglio che, con poco più di un ettaro di proprietà, si sviluppa sui pendii i cui terrazzamenti sono ancora in fase di ristrutturazione e costruzione.
La prima vendemmia, quella del 2019, ha portato alla realizzazione di 832 bottiglie da 0,75 litri e 50 da 1,5 litri di Scoglio Nero, etichetta il cui nome vuole rendere omaggio alla conformazione rocciosa del territorio, mentre quella del 2020 si è fermata a 796 da 0,75 e 50 da 1,5. Numeri che, con la messa a regime delle vigne di tutta la tenuta, potrebbero arrivare, a tendere, a quota quattromila bottiglie. Una produzione di nicchia che punta esclusivamente al canale Horeca con un posizionamento elevato e un prezzo a partire da 55 euro per la bottiglia classica.
Come anticipato, tra le proprietà di Austruy c’è Tenuta Casenuove a Greve in Chianti che, con il Giglio, condivide anche il team composto dagli enologi Cosimo Casini e Maria Sole Zoli e da Fonseca. Rilevata nel 2015, l’imprenditore dà il via al restauro delle vigne di Casenuove e alla ricostruzione della villa per la quale il recupero è stato di tipo conservativo: gli infissi esterni e le finestre sono stati recuperati così come le porte interne, le travi portanti sono state sostituite e riutilizzate per la realizzazione del pavimento in legno di rovere nelle camere, nelle suite e nei bagni. Oggi la tenuta realizza circa 80mila bottiglia e si estende su una superficie di 120 ettari e, a vigneti, cantina e villa, si aggiunge la componente artistica grazie alla collaborazione con Galleria Continua di Panzano. La partnership ha portato all’installazione permanente i “Geni di Casenuove”, sculture in cristallo realizzate da Pascale Marthine Tayou e collocata lungo tutta la tenuta.