È l’Italia il primo Paese europeo per diffusione di ‘full service restaurant’ (Fsr – ristorante con servizio al tavolo, di qualità), e il sesto al mondo. Lo afferma il Foodservice Market Monitor 2021 realizzato da Deloitte, spiegando come questo formato di ristorazione sia il più diffuso a livello internazionale (48%, +2 punti percentuali dal 2020) e risulta il secondo per tasso di crescita dopo lo Street Food (rispettivamente +18,8% e +21,3% Cagr 20-21), che nonostante ciò si ferma al 5% delle quote di mercato.
“Con il 44% di market share, la Cina guida per valore del full service, seguita da distanza dagli Usa (16%)”, commenta Tommaso Nastasi, value creation services leader di Deloitte. “L’Italia si posiziona sesta a livello globale per diffusione, con un rialzo del +14,5% dall’anno precedente (Cagr 20-21) e un valore di 31 miliardi di euro”. Nel nostro Paese, infatti, un’attività su due sceglie questa tipologia di formato e la restante metà si divide tra quick service (28%) e café e bar (21 per cento). “A conti fatti – prosegue Nastasi – siamo i primi in Europa sia per valore che per penetrazione di ristoranti di qualità con servizio al tavolo (Fsr)”.
Considerando invece la struttura societaria, le catene di ristorazione costituiscono solo l’8% degli esercizi commerciali del settore in Italia, forti però di una crescita del 23,2% che si misura con il +18,8% registrato nel medesimo periodo a livello europeo e del +14,8% a livello globale (rappresentando circa un terzo del mercato globale del Foodservice). Questo format è predominante in Nord America, dove conta per il 59 per cento.
Più in generale, il mercato della ristorazione nel 2021 nel mondo ha raggiunto un valore complessivo pari a 2.221 miliardi, segnando un rialzo del 15,6% dall’anno precedente (1.921 miliardi).