La Luigi Zàini, azienda dolciaria italiana fondata a Milano nel 1913, marcia verso il 4.0. Grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro da parte di Cdp – Cassa depositi e prestiti con Garanzia Italia di Sace, Zàini provvederà all’innovazione tecnologica dei suoi impianti di produzione dislocati in tre stabilimenti, assumendo così le linee guida del Piano Industria 4.0.
“L’investimento, anche in ottica di lanci futuri, sarà dedicato al potenziamento della linea Emilia, col cui prodotto capofila (blocchi di cioccolato fondente extra da cucina) occupiamo in Italia una posizione di leadership”, spiega a Pambianco Wine&Food il direttore marketing Fabrizio Azimonti. La gamma oggi si compone di blocchi, cacao, gocce e bottoni, di diversi pesi e gusti (fondente 50%, fondente 70%, latte e bianco) e della crema spalmabile, anche nella versione senza zuccheri aggiunti.
L’azienda, che conta 200 dipendenti, ha archiviato il 2021 con un fatturato 2021 di 72 milioni di euro, in crescita del 12% sull’anno precedente. La grande distribuzione assorbe l’85% della produzione in Italia e il restante 15% è generato dal canale horeca, “anche se nei due anni della pandemia questo canale ha avuto la maggiore sofferenza”.
Il 40% dei ricavi è generato dall’estero, dove l’azienda è presente in 80 Paesi. L’estero “è un punto di forza che è stato coltivato dagli anni ’60 dai nostri predecessori e che è anche motivo del riconoscimento che abbiamo ricevuto (prima azienda italiana ad esserselo aggiudicato) lo scorso 30 gennaio presso la fiera Ism di Colonia, il più importante evento fieristico globale dedicato alle Aziende Dolciarie”.
Zàini conta anche due negozi a Milano, in via De Cristoforis e in viale Piave 17, a cui si aggiungono corner a Venezia, all’aeroporto Cannaregio e al Fondaco dei Tedeschi.
Per quanto riguarda il 2022, l’azienda lo considera “come un anno di consolidamento delle nostre posizioni. Le incognite sul comportamento dei consumatori, sia lato spesa per il caro prezzi sia nel fuori casa per l’emergenza sanitaria non ancora superata, sono evidenti, ma riteniamo che il nostro posizionamento, con un prezzo corretto per prodotti di qualità sia stato e sia tuttora premiante”, conclude Azimonti.