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Maxi deal in Champagne: c’è l’ok per la fusione tra Nicolas Feuillatte e Crvc

Ph. Nicolas Feuillatte

Maxi deal in Champagne: c’è l’ok per la fusione tra Nicolas Feuillatte e Crvc

by sabrinanunziata
22 Dicembre 2021

Fine dell’anno con il botto per la regione dello Champagne che vede realizzarsi uno dei più importanti deal di sempre nel mondo delle bollIcine: Crvc-Champagne Castelnau e Centre Vinicole-Champagne Nicolas Feuillatte hanno dato il rispettivo ok alla fusione. Questa era già stata rimandata negli scorsi mesi e ora, con l’approvazione di entrambe le parti, dovrebbe essere effettiva dal 31 dicembre 2021.

L’accordo porterà alla creazione di una nuova cooperativa, la Terroirs et Vignerons de Champagne, con numeri da capogiro: per l’anno, infatti, sommando i ricavi complessivi si dovrebbero sfiorare i 290 milioni di euro con un volume di 20 milioni di bottiglie. Ma entro i cinque anni, si legge su diverse fonti stampa internazionali, il gruppo punta ai 300 milioni di fatturato e alle 24 milioni di bottiglie, con il 5% di quota di mercato a volume.

Insieme, infatti, le due realtà francesi incorporano 3.000 ettari di vigneti e 6.000 viticoltori, che rappresentano quasi il 9% della denominazione che ammonta a 34.000 ettari totali.

“La creazione di questo nuovo gruppo riflette il continuo consolidamento di un numero sempre maggiore di attori in Champagne, nonché la necessità di una ristrutturazione del modello cooperativo”, sono le parole di Véronique Blin, presidente di Nicolas Feuillatte. “È una risposta alla spirale discendente delle vendite osservata dall’ultima crisi in Champagne nel 2008, dove la denominazione ha visto la perdita di 40 milioni di bottiglie sul mercato francese”.

Christophe Juarez, già CEO di Nicolas Feuillatte, è stato nominato CEO del gruppo a partire dall’1 gennaio 2022, e riporterà direttamente a Blin.

Il modello di business della nuova realtà seguirà una struttura a matrice.

La Maison Abelé, parte di Nicolas Feuillatte, continuerà ad essere gestita in modo indipendente.

Dopo un 2020 drammatico per la bollicina francese, il 2021 ha segnato una incoraggiante ripresa. I dati delle spedizioni riguardanti il primo semestre dell’anno sono risultati in aumento del 50% rispetto al 2020, mentre, quanto riguarda l’export, il record storico delle spedizioni del primo semestre (risalente al 2018) è stato superato del 14 per cento.

 

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