La pandemia non ha fermato l’azienda veneziana del vino Botter che, nel 2020, ha messo a segno una crescita del 6% a quota 230 milioni di euro, e un ebitda a 40,1 milioni. Il risultato è frutto di “una exposure della società in particolare con canale off trade, un’importante crescita percentuale del canale Dtc – direct to consumer, anche se ancora con volumi contenuti, e ad un marketing mix orientato verso prodotti a maggior valore aggiunto in grado di creare anche maggiore sostenibilità del business nel medio periodo”, spiega l’AD Massimo Romani.
Ma non solo, “gli ottimi risultati sono frutto della continua crescita dei nostri mercati più rilevanti, ma anche delle buone performance dei Nordics (Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia), accompagnate inoltre da un’interessante risposta del mercato italiano e dai risultati positivi dei progetti cinesi”. In particolare, “vanno segnalate la creazione di una joint venture con un rilevante partner tedesco per la commercializzazione del marchio Doppio Passo nel mondo e una partnership sul mercato cinese con un importante player locale che permetterà una maggiore vicinanza dell’azienda ad un mercato con forti potenzialità di crescita”.
Più in generale, gli Stati Uniti si sono riconfermati il maggior mercato di Botter, mentre la Germania è risultata il Paese maggiormente in crescita, arrivando a oltre 50 milioni di fatturato. “La crescita negli Stati Uniti e in Germania – precisa la nota – rappresenta peraltro un risultato positivo e in controtendenza rispetto all’andamento del mercato del vino, che in quei Paesi segna rispettivamente un -11% e -3% rispetto all’anno precedente”.
La tipologia di vino più performante dell’azienda è stata il Primitivo, con un’incidenza di circa un terzo sul totale delle produzioni aziendali. “Buoni” anche gli andamenti di Pinot Grigio e Prosecco.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto da Botter nel 2020”, conclude Romani. “Alle incertezze relative alle previsioni per il 2021 Botter ha saputo reagire molto bene, potenziando inoltre la struttura organizzativa attraverso un piano di assunzioni manageriali”. Il nuovo anno “si prospetta in forte continuità con questo percorso di crescita, anche grazie all’ingresso di Clessidra nella compagine azionaria che si affiancherà all’impegno della famiglia Botter”.