Giancarlo Perbellini ha riaperto praticamente tutte le sue attività di ristorazione, in diverse forme, e rilancia con due nuove iniziative: un pop up a Verona e un ristorante in Sicilia, come anticipato da Pambianco Wine&Food. Per lo chef veronese, la chiusura forzata dei ristoranti ha determinato il rinvio di alcune novità, a cominciare dalla trattoria Venti&Trenta di Verona che avrebbe dovuto inaugurare a marzo. Nel frattempo, in sei degli otto ristoranti da lui controllati, sono stati avviati il delivery e il take away. Si tratta, come ha spiegato lo chef e imprenditore sul numero in uscita di Pambianco Magazine Wine&Food, della pizzeria Du De Cope, il bistrot Locanda 4 Cuochi, il ristorante di pesce Capitan della Cittadella, la tapasseria Tapasotto, la pasticceria X Dolce Locanda a Verona e il bistrot Locanda Perbellini a Milano. “Il servizio viene seguito in parte dalle piattaforme specializzate e in parte internamente, così da impiegare, anche solo parzialmente, il nostro staff”, ha affermato.
La novità del pop up veronese, nella location di Venti&Trenta, verrà invece inaugurata sabato prossimo, 30 maggio, e prevede cocktail classici rivisitati con tre opzioni di menù che cambiano ogni giorno. Il locale si chiamerà Giancarlo Perbellini Pop Up ed è stato realizzato in collaborazione con Spaccio Spiriti Alimenti & Diversi, American Bar di Senigallia e una collaborazione con la maison de Champagne Ruinart.
Intanto lo chef scalda i motori della sua nuova impresa in Sicilia. Si chiamerà Locanda Perbellini al Mare. “È il nuovo bistrot che a breve inaugurerò in Sicilia, sulla spiaggia di Bovo Marina, Montallegro, con alle spalle la riserva naturale di Torre Salsa, e mi rivolgerò al turismo di prossimità”, racconta Perbellini. “Con il passare delle settimane capiremo meglio quanti potranno raggiungere questa regione, che per il momento non ha molti contagi. Attueremo alcuni investimenti in attività di marketing territoriale per attrarre le persone del luogo. In ogni caso avevamo già deciso che considereremo il primo anno un periodo di rodaggio. Anche in questo caso apriremo con personale ridotto, con cinque dipendenti su dieci”. Il locale, con formula bistrot di pesce, ospita dalle 50 alle 60 persone, spazio esterno incluso. “Ma solo quando si inizierà a provare potremo capiremo quale sarà la risposta”, conclude.