Il colosso del Parmigiano Reggiano entra a far parte del gruppo Lactalis, già proprietario di Parmalat e di altri brand rilevanti del mondo caseario italiano. Nuova Castelli, azienda con sede a Reggio Emilia e in grado di realizzare lo scorso anno 460 milioni di ricavi, è stata acquisita dalla multinazionale francese al termine di un’operazione che prevede per Lactalis la proprietà dell’intero capitale sociale, controllato finora per l’80% dal fondo inglese Chartherhouse Capital Partner e per il restante 20% dal precedente proprietario Dante Bigi. Il controvalore dell’operazione non è stato reso noto. Il Sole 24 Ore riporta che alcune fonti avrebbero ipotizzato un investimento di 270 milioni di euro, che di fatto rappresenterebbe dieci volte l’ebitda 2018, pari a 27 milioni per un’incidenza di poco superiore al 5% del fatturato.
La vendita di Nuova Castelli era nell’aria da diverse settimane. L’azienda reggiana, proprietaria anche dei marchi Mandara (mozzarella di bufala campana) e Alivar, aveva bisogno di risorse per sostenere la crescita in atto e per riequilibrare una situazione finanziaria piuttosto complessa, in presenza di 190 milioni di debito finanziario netto e garantito in maggioranza dalle forme di Parmigiano Reggiano in stagionatura. Diversi fondi di private equity erano in gara per l’acquisizione e con essi anche alcuni gruppi industriali, tra cui pare ci fosse anche Granarolo. Alla fine l’ha spuntata Lactalis che inserisce quest’altro marchio nel suo portafoglio di formaggi e latticini made in Italy che comprende Cademartori, Galbani, Invernizzi e Locatelli, oltre a Parmalat per latte, derivati e succhi di frutta.
Nuova Castelli opera in Italia con 13 stabilimenti produttivi e all’estero con tre siti. Il 70% del fatturato è generato dall’estero. Con quest’innesto, Lactalis arriva a 29 stabilimenti in Italia per una forza lavoro di oltre 5.500 addetti.