L’attuale food court di Scalo Milano, l’outlet situato a Locate Triulzi e suddiviso nelle aree fashion, design e food, conta sedici ristoranti, con l’ultimo ingresso di un brand di fast food in stile messicano. Ma dal 2020 l’ampliamento previsto della struttura porterà a ulteriori inserimenti.
“Arriveranno altri quattro/cinque locali, con l’obiettivo di aumentare il livello per realizzare una differenziazione di fascia”, racconta a Pambianco Wine&Food Davide Lardera, amministratore delegato di Scalo Milano, che sottolinea come la scelta di puntare sulla ristorazione con formula premium sia stata determinante per le fortune dell’outlet. “Avere a disposizione tanti locali legati al food consente l’allungamento del periodo di permanenza dei nostri clienti, visto che soprattutto nel weekend moltissime famiglie visitano Scalo Milano fermandosi a pranzo e avendo la sicurezza di tenere i propri figli in un luogo protetto”.
Con il progetto di ampliamento, che verrà ultimato nel 2021, Scalo Milano passerà dagli attuali 35mila metri, frutto di un recente intervento, fino a quota 43.500 metri, per un corrispettivo di circa 205 negozi.
La proprietà di Scalo Milano è di Locate District, società interamente controllata dalla famiglia bresciana Lonati. I dati dichiarati indicano un incremento del 31% di fatturato aggregato nel 2018 e del 38% nei primi quattro mesi, mentre lo scorso anno il food ha incassato il 39% in più sul 2017. Sul fatturato complessivo la società non si è pronunciata. Il numero di ingressi è cresciuto da 1,75 milioni nel 2017 a 2,65 nel 2018, con una proiezione di 3,5 milioni per l’anno in corso. L’investimento complessivo di Locate District si aggira sui 170 milioni di euro.