Château du Galoupet, azienda di 68 ettari specializzata nella produzione di rosé, entra a far parte del gruppo Lvmh. Ad annunciarlo è l’agenzia di stampa Reuters, che non svela il controvalore dell’operazione. La tenuta si trova a Saint Nicolas, in Côte d’Azur.
La notizia conferma la capacità di attrazione dei vini rosati, che stanno vivendo un ottimo momento di mercato in varie parti del mondo e se, come ha svelato una ricerca di Nomisma-Wine Monitor all’ultimo Vinitaly durante l’incontro organizzato dalla Regione Puglia dedicato al tema del rosé, negli ultimi dodici mesi proprio la clientela francese ha consumato il 31% in più di questo vino, il vero boom riguarda gli Stati Uniti, con un balzo superiore al 23 percento. Secondo la ricerca, il giro d’affari della produzione Usa è di 227 milioni di dollari e precede quella francese, con 217 milioni. L’Italia è molto indietro: il giro d’affari dei nostri rosati supera di poco l’equivalente di venti milioni di dollari.
Da un paio d‘anni, Lvmh non effettuava operazioni di questo tipo nel mondo del vino. L’ultima risale al 2017 quando il gruppo di Bernard Arnault acquisì la maggioranza di Colgin Cellars in Napa Valley. In portafoglio, la società leader mondiale del lusso vanta marchi quali Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Dom Pérignon, Ruinart e Krug nello Champagne, ma anche Château d’Yquem e Château Cheval Blanc e diverse tenute internazionali.