Ha fatto una comparsata al Pirellone anche il vicepremier Matteo Salvini per “celebrare” i fasti del Padiglione Lombardia al prossimo Vinitaly, dove troveranno casa gli oltre 200 espositori che rappresentano il mondo vitivinicolo regionale. Lo spazio a disposizione di aziende e consorzi sarà complessivamente di 8.500 metri quadrati, di cui circa 4mila allestiti. “Una scelta precisa – ha specificato il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio – che ha portato la Regione a non spingere per una fiera del vino lombarda, ma a sposare l’eccellenza di Vinitaly, con cui si conferma una partnership forte”.
Una relazione preziosa anche nelle dichiarazioni del presidente di Veronafiere Maurizio Danese, che ha confermato l’evoluzione del Vinitaly verso il b2b per far incontrare i 4.500 espositori con operatori dai mercati emergenti. “Abbiamo stanziato quasi 100 milioni per un piano di sviluppo – ha dichiarato – che ha nel vino un perno importante. Puntiamo a lavorare sui progetti di internazionalizzazione, accompagnando il vino italiano sui mercati che sono oggi attrattivi per potenzialità e volumi. L’Asia e gli Usa rimangono le direttrici principali, ma non per questo rinunciamo al mercato interno che rimane il riferimento”.
Alla presentazione milanese del padiglione, Regione e Unioncamere hanno portato i dati della vendemmia 2018 che in Lombardia si è chiusa con numeri da record, con un incremento della produzione del 55% rispetto al 2017 (oltre 1,5 milioni di ettolitri in valori assoluti) e un balzo del 121% delle Docg.
“La Lombardia – ha rimarcato l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi – si conferma terra vitivinicola Il nostro vino è riconosciuto nel mondo per la qualità e dobbiamo puntare sulla distintività delle bottiglie e sul legame indissolubile con i territori. La Lombardia produce per il 90% vini a denominazione di qualità e raccoglie l’8% delle denominazioni di qualità a livello nazionale, pur contribuendo per il 3% in termini di volumi prodotti”.
Con queste credenziali focalizzate sulla qualità i vini lombardi si presentano all’appuntamento con la 53. edizione di Vinitaly – a Verona dal 7 al 10 aprile – forti del successo maturato all’estero. I dati dell’export parlano infatti di un +54% in dieci anni, con il record storico di 271 milioni di euro nel 2017/2018. E le 3.084 imprese attive nel comparto occupano oggi 6.376 addetti.
Al Pirellone infine sono stati presentati i quattro vini lombardi selezionati dalla rivista americana Wine Spectator tra i 100 top di OperaWine 2019. Sono il Brut Franciacorta La Scala 2013 di Bellavista, il Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Riserva 2008 di Ca’ del Bosco, lo Sforzato di Valtellina Albareda 2015 di Mamete Prevostini e lo Sforzato di Valtellina 5 Stelle Sfursat 2013 di Nino Negri.