Al termine del primo anno sotto la nuova proprietà dell’imprenditore bolognese Giovanni Zaccanti (già fondatore di Saeco e Caffitaly), Parmacotto torna in salute e ottiene un incremento di oltre 8 milioni di euro. Il giro d’affari stimato dall’azienda parmigiana di salumi è di 75 milioni, contro i 66,7 totalizzati nel 2017 e derivanti per il 72% dalla produzione di prosciutto cotto.
Il 2019 è iniziato per Parmacotto con la presenza a Marca, manifestazione di scena dal 16 al 17 gennaio a Bolognafiere, dove ha presentato la nuova gamma di prodotti denominata I racconti di Parmacotto e dedicati al territorio parmense con tutte le eccellenze della food valley sotto forma di salume: la gamma comprende infatti Culatello di Zibello, Prosciutto di Parma dop 24 mesi, Fiocco di prosciutto stagionato, Salame di Felino igp, Coppa di Parma igp e Guanciale stagionato.
Le strategie di Parmacotto sono legate, in questa fase, al mercato interno e al canale gdo. Anche se il 2019 vedrà un primo rilancio del marchio nei mercati internazionali a partire da quello statunitense, dove l’obiettivo è quello di creare una joint venture che da una prima fase puramente commerciale possa evolversi nell’apertura di uno stabilimento per la preparazione dei salumi affettati localmente e distribuiti in vaschetta.
Quest’anno, affermano dall’azienda, sono previsti investimenti significativi a livello di automazione nell’impianto di confezionamento situato in località Marano di Parma, comprensivo peraltro di un centro di R&D e di una piattaforma logistica per la movimentazione e la spedizione dei prodotti. Inoltre, l’altro stabilimento di San Vitale Baganza (15mila metri di superficie, di cui 8mila coperti), sarà oggetto di un ulteriore upgrading, in aggiunta agli interventi già effettuati in passato.