Nuovo corso e nuove sfide per Panini Durini, dopo aver chiuso il 2018 con un giro d’affari stimato oltre i 10 milioni di euro contro i 9,5 del 2017, con la previsione di arrivare a quota 12,5 milioni entro fine anno. Un concept tutto italiano che a luglio 2018 è stato acquisito da Astraco, con un pool di 11 investitori.
Domenico Mazzeo, AD di Panini Durini, prevede oltre 10 aperture di punti vendita in Italia per l’anno in corso, per un totale di 20/25 inaugurazioni nei prossimi 3 anni con una focalizzazione sul Nord Italia a partire da Pavia e Bergamo. Nel 2020 invece Panini Durini punterà all’estero: “Sarà l’anno del grande salto. Il modello di business è in costante evoluzione e gli obiettivi a medio e lungo termine sono l’espansione nel nord Italia ricercando un posizionamento centrale e strategico nelle città con maggiore affluenza e vicino alle principali università” racconta Mazzeo. “La strategia prevede anche un posizionamento nei canali travel e un focus su un nuovo ramo di business del mondo retail: il travel retail attraverso il concept Grab&Go”.
Si punterà quindi ancora di più sull’asporto, per un consumo sempre più easy e veloce, anche nella gestione operativa delle operazioni: “E’ stata avviata una sostanziale ristrutturazione interna dei sistemi informativi per conferire maggiore efficienza ai processi operativi e ai progetti in essere”. E cosa si mangerà da Panini Durini nel 2019? L’evoluzione della proposta gastronomica prevede un aumento della scelta di tipologie di impasto dei panini sia per il salato (pane integrale, ai cereali, gluten free) sia per i dolci (crostate integrali, dolci senza lattosio e senza glutine); maggiore offerta per gli special needs come intolleranti al lattosio, al frumento o al glutine; diminuzione del numero di panini e consolidamento dell’offerta di piatti stagionali, toast e tramezzini; continuo sviluppo della caffetteria con un’offerta di prodotti un passo avanti ai competitor (inserimento del blue milk). Ssostanzialmente anche Panini Durini si adatta ai trend del mercato spostandosi su tipologie di pane con fibre, healthy e a basso (o nullo) contenuto di glucosio, con una speciale attenzione alle emergenti intolleranze alimentari. E non solo panini: l’offerta vuole essere omnicomprensiva, sviluppando la caffetteria in modo da poter raggiungere un’offerta 24h.
In previsione per inizio febbraio 2019 anche una strategia plastic free oriented, a sostegno della sostenibilità ambientale: un segno che anche le grandi aziende della ristorazione si stanno muovendo a tutela dell’ambiente. Panini Durini ha deciso di eliminare da tutti i propri packaging d’asporto la plastica e sostituirla con il PLA, materiale biodegradabile e compostabile ottenuto dalla canna da zucchero. “I prossimi step saranno cambiare le bottigliette in plastica con altro materiale di riciclo o vetro ed eliminare totalmente la plastica dagli elementi di allestimento del punto vendita” afferma Mazzeo.