Yamamay entra nel food retail e, per farlo, sceglie da un lato un partner già affermato nel campo, Panino Giusto, dal’altro una location di eccezione, Piazza Cordusio a Milano. A raccontare a Pambianco Wine&Food di questa nuova avventura è Gianluigi Cimmino, CEO del gruppo cui fa capo il brand di intimo, Pianoforte Holding. “A febbraio taglieremo il nastro del nostro nuovo store milanese, 1.000 metri quadrati al civico 2 di Piazza Cordusio, davanti a Starbucks e a fianco di Uniqlo”. Gli spazi, suddivisi su due piani, ospiteranno a piano terra il negozio di Yamamay e, a quello superiore, un locale a insegna Panino Giusto, con però diverse zone in comune che serviranno da punto di contatto tra i due mondi e che ospiteranno diverse attività, soprattutto per i momenti della colazione e dell’aperitivo.
Il progetto in joint venture è allo studio da diversi mesi e, nonostante ci sia ancora riserbo sul concept esatto che sarà adottato, Cimmino non nasconde l’entusiasmo: “È la prima volta che apriamo un negozio con al proprio interno un’area food, e non potevamo immaginare per una iniziativa del genere un partner migliore per riconoscibilità e target”.
Il food retail, in effetti, si sta sempre più affermando come campo di sperimentazione per i marchi del fashion, anche se Cimmino rivendica il primato per il segmento in cui opera Yamamay. “I cobranding sono solitamente sviluppati nell’ambito dell’alto di gamma e del lusso, noi siamo i primi a portare questa formula nel mass market”. L’investimento per il negozio, che va a inserirsi nella rete Yamamay di 440 punti vendita in Italia e 220 nel mondo, è “di oltre 3 milioni di euro”.
Anche la location scelta per l’operazione è di impatto: Piazza Cordusio a Milano, infatti, si sta preparando ad assumere un nuovo volto. Il celebre scorcio milanese, meta di cittadini e turisti, storicamente riconosciuta come la piazza delle banche, assumerà da qui al prossimo anno un volto ben più fashion e lifestyle, grazie alla recente apertura di Starbucks e all’arrivo di Uniqlo il prossimo autunno.
Sulla replicabilità dell’operazione in altri store, Cimmino rimane cauto: “Vogliamo iniziare a vedere come funziona quest’attività di comarketing e poi eventualmente riproporla in altre città d’Italia”.
