Numeri importanti e certamente superiori alle attese per Milano Wine Week. La prima edizione si è conclusa domenica 14 ottobre a Milano ed è stata la chiusura di un’esperienza fortemente voluta, innanzitutto dal suo fondatore e presidente Federico Gordini, e poi sostenuta dalle aziende e dagli operatori che ruotano attorno all’universo wine, i quali hanno scommesso con convinzione su Milano.
Gli organizzatori dichiarano oltre 150mila presenze durante la settimana di iniziative, partendo dal flashmob sotto forma di brindisi collettivo di sabato 6 ottobre per poi continuare tra eventi, presentazioni, dibattiti e tasting distribuiti tra Palazzo Bovara e il resto della città. Il più importante a livello istituzionale è stato il Wine Business Forum di martedì 9 ottobre con la consegna al ministro Gian Marco Centinaio delle proposte emerse dai vari tavoli di discussione.
“Ora vogliamo diventare un punto di riferimento a livello internazionale”, è la sfida lanciata da Gordini. E pensare che fino a giugno la Milano Wine Week semplicemente non esisteva. L’annuncio del tentativo di realizzare a Milano una manifestazione che potesse ripetere i successi delle Fashion week o Design week risale all’inizio dell’estate e soltanto a luglio sono stati fatti i primi incontri. Nel mezzo c’è stato il mese di agosto e pertanto le decisioni di partecipazione sono state definite soltanto nel mese di settembre. Chi ha scelto di rischiare è apparso soddisfatto, a cominciare dal consorzio di tutela del Franciacorta che è stato tra i maggiori protagonisti non solo organizzando il Franciacorta Day dell’11 ottobre, ma anche “occupando” il quartiere di Brera trasformato in Franciacorta District al pari di Porta Romana diventata terra d’Oltrepò Pavese.
Qualche numero di Milano Wine Week? Più di 200 eventi, di cui 50 soltanto a Palazzo Bovara dove sono state stappate duemila bottiglie; tremila calici di Trentodoc sollevati al cielo per il brindisi di apertura in Citylife; cinquanta locali attivati per il Franciacorta District e Oltrepo District; cinquanta installazioni di visibilità all’interno del qauartiere Brera/Garibaldi e Porta Romana; centomila guide distribuite nelle uscite della metropolitana e in tutti gli eventi; 32 partner tra main sponsor (Dhl), founding supporters, partner vinicoli e partner istituzionali. 774mila account unici raggiunti su Facebook per un engagement di 50mila tra like, commenti e condivisioni, mentre i video caricati sul profilo hanno ottenuto 104mila visualizzazioni.
Federico Gordini, che in questi tre mesi di fuoco ha anche trovato il tempo per sposarsi, guarda già al futuro. “Milano è il luogo giusto dove riunirsi per parlare di vino in modo diverso, attuale, internazionale. Oltre ad attirare altre iniziative che fanno parte del calendario vinicolo italiano, il nostro obiettivo quello di arrivare a innalzare sempre più il livello della manifestazione al punto da coinvolgere i massimi esperti di vino a livello internazionale”, afferma il fondatore e presidente di Milano Wine Week.