Giuseppe Collesi fattura “solo” 3,8 milioni di euro con le sue birre artigianali, a cui va aggiunta la divisione spirits (600mila euro) da cui è iniziata la sua attività di distillatore poi rafforzata con l’inserimento nel business vincente della birra, ma quando c’è da investire non si tira indietro.
L’imprenditore marchigiano ha messo sul piatto un milione di euro per realizzare altre due sale cottura e la nuova macchina imbottigliatrice da 10mila unità orarie. Il primo investimento, in particolare, gli permetterà di aumentare la produzione di birra dagli attuali 15mila ettolitri a 40mila circa nell’arco di un paio d’anni. “Se riusciremo a spingere al massimo, arriveremo tra i 10 e i 12 milioni di euro”, spiega il produttore a Pambianco Wine&Food. Con questo incremento, Collesi punta a placare la crescente sete di prodotto aumentando al tempo stesso la sua quota di export. “Oggi siamo al 30% ma non abbiamo urgenza di andare troppo lontano, perché già in Italia ci sarebbe tantissimo da fare se parliamo di birra. Siamo a 32 litri di consumo pro capite contro i 150 della Germania. E la birra artigianale vale ancora poco rispetto al totale consumato, si parla del 4%, pertanto se già si passasse al 5% saremmo di fronte a un aumento consistente”.
La birra è la bevanda alcolica più consumata al mondo e quella italiana, grazie alla rivoluzione artigianale, ha conquistato fama e prestigio. Collesi esporta soprattutto in Giappone e negli Usa e si sta attrezzando per accogliere sempre più visitatori, italiani ed esteri, in azienda. Dopo l’enoturismo, potrebbe pertanto scoppiare il fenomeno dei turisti da birrificio. “Noi siamo sempre stati aperti al pubblico – afferma – e ora stiamo per fare un passo importante in tal senso. A marzo sarà pronta una sala sensoriale da 400 metri quadrati con schermo 3D e un percorso attraverso un ambiente composto da un fiume, una cascata alta sei metri, un giardino pensile tra orzo, luppolo e acqua ovvero i tre elementi da cui è originata la birra. E poi le cabine dove sotto forma di vapore si sentono i profumi della birra, per concludere con la parte gustativa. Sarà un percorso molto suggestivo”. L’offerta di accoglienza sarà completata da un’area per la degustazione e vendita diretta.