L’attesa è finita. Starbucks, dopo mesi di hype, ha inaugurato ufficialmente il suo spazio a Milano, che rappresenta non solo la prima apertura nel nostro Paese ma anche il primo locale d’Europa con la formula Roastery, attualmente presente solo a Seattle e a Shanghai. Il marchio del caffè è così approdato in Piazza Cordusio all’interno dell’ex Palazzo delle Poste, una location da 2.300 metri quadrati che Howard Schultz, l’imprenditore che ha trasformato la catena americana in un impero, ha affermato di aver impiegato quattro anni per trovare.
Al di là della location, è il concept stesso del locale a essere impattante: giganteschi alambicchi di rame, maxi strutture sul soffitto, un concept a isole che rende gli ambienti molto ariosi. E anche a livello di prodotto, Starbucks gioca bene le sue carte: nella formula milanese, trovano posto non solo il caffè premium Riserva, ma anche i prodotti di Princi, suo partner esclusivo per tutte le sedi impostate come Roastery (attualmente sono tre a livello globale), e i gelati del torinese Alberto Marchetti, che ha all’attivo un punto vendita anche a Milano. Lo spazio esibirà anche lo spettacolo della torrefazione, preparazione e miscelatura del caffè.
Schultz ha ribadito più volte l’importanza di Milano per il suo business (l’imprenditore avrebbe trovato l’ispirazione per la catena proprio in questa città), confidando di “non voler insegnare niente agli italiani in tema di caffè” e di voler arrivare qui “con grande umiltà”. L’importanza del ‘fattore Italia’ è comunque parecchio evidente: tutti i pezzi dell’arredamento del locale sono stati prodotti da artigiani italiani, così come italiani sono molti degli ingredienti utilizzati. Inoltre, l’apertura creerà all’incirca 300 posti di lavoro in Italia.
Lo spazio della Roastery viene arricchito infine da un’esperienza interattiva di realtà aumentata (AR), che incoraggia i clienti all’utilizzo del loro dispositivo mobile per scoprire i segreti del caffè, del processo di torrefazione e dell’azienda.
Sempre a Milano, sono in arrivo in tempi rapidi anche altri store ‘tradizionali’: il big di Seattle, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, dovrebbe tagliare il nastro in corso Garibaldi, al posto di un negozio della catena Dmail di proprietà del gruppo Percassi, partner e sviluppatore di Starbucks per l’Italia. Successivamente si starebbe profilando un’apertura allo scalo di Malpensa.