Cantine progettate da architetti di fama internazionale e concepite come luoghi di accoglienza. Immobili e ville trasformati in hotel con annesso ristorante stellato. Nuove acquisizioni pensate anche in chiave enoturistica. Ecco nove esempi di realtà che hanno investito
BOOKING ONLINE
L’investimento medio di Marchesi Antinori, gruppo italiano leader dei cosiddetti fine wines, in hospitality ed enoturismo è stato di circa un milione di euro negli ultimi tre anni fiscali. La società presieduta da Albiera Antinori ha come fiore all’occhiello in quest’ambito la cantina inaugurata nel 2012 in Chianti Classico e aperta al pubblico l’anno successivo, con tanto di sistema di prenotazione online delle visite, insieme al ristorante Rinuccio 1180. In Toscana, Antinori ha inoltre aperto al pubblico per visite e degustazioni Fattoria Le Mortelle in Maremma e Fattoria La Braccesca al confine tra Montepulciano e Cortona, organizzando in quest’ultima anche cooking class e cooking show. Il prossimo passaggio prevede l’ospitalità nella tenuta Guado al Tasso.
VITIQUE IN CHIANTI
Wine Tasting Journal è il prodotto editoriale studiato dal gruppo Santa Margherita per accompagnare gli appassionati nell’esplorazione dei suoi “territori del gusto”. Negli ultimi due anni, infatti, la società controllata dalla holding Zignago, di proprietà di un ramo della famiglia Marzotto, ha accelerato negli investimenti per l’accoglienza fino a sfiorare, per il 2018, il milione di euro. Gli investimenti sono e saranno concentrati sulla costruzione di nuovi percorsi di visita, sull’ammodernamento degli show room (a partire da quello della controllata Kettmeir in Alto Adige) e sull’ampliamento di Vitique, wine bistrot aperto a Greve in Chianti, nei tenimenti toscani del gruppo. Ulteriori sviluppi sono legati alle recenti acquisizioni di Cà Maiol e Cantina Mesa, posizionate in territori strategici per l’enoturismo come il lago di Garda e la Sardegna.
TASTING TRA BARRIQUE
Accoglienza controllata (non oltre le 20 persone) ed eventi customizzati, come le degustazioni organizzate tra le barrique, rappresentano il modus operandi di Zenato, azienda fondatrice dell’associazione The Grand Wine Tour costituita con lo scopo di promuovere l’enoturismo. “Il ‘nostro’ enoturista è preparato, conosce già i nostri vini e vuole vedere da vicino la terra, le vigne, il nostro lavoro quotidiano”, racconta Nadia Zenato, sottolineando la marcata presenza di americani, tedeschi e nordeuropei tra i propri visitatori. L’azienda accompagna le attività di incoming con progetti culturali mirati a diffondere la conoscenza del territorio in cui opera. L’ultima iniziativa? “Nell’oasi della Lugana l’anima di Zenato”, libro bilingue (Edizioni Biblos) e mostra fotografica itinerante che sarà ospitata dal 19 al 25 novembre a Montreal presso l’Istituto Italiano di Cultura.
CINEMA 4D A MARSALA
Numeri importanti caratterizzano l’attività di incoming del gruppo siciliano Salaparuta, che ha aperto al pubblico le storiche Cantine Florio di Marsala e le Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia. Le prime arrivano ad accogliere oltre 50 mila visitatori l’anno, ospitano un’enoteca interna e sono in grado di generare più di un milione di euro di incassi tra visite, eventi in cantina e vendite di vino. Le seconde sono state riaperte al pubblico nel 2017, con nuovi spazi e un reparto hospitality composto da 3 persone. Alla base dei successi raccolti ci sono soprattutto gli investimenti: soltanto per Florio, il gruppo ha speso 13 milioni di euro in sette anni, utilizzati per il restauro e l’ammodernamento con tanto di sala cinematografica 4D e con la creazione della suggestiva Terrazza Florio. Negli stessi anni, 8 milioni sono stati destinati alle cantine di affinamento Duca di Salaparuta.
URBINO ECO E BIO
La famiglia Bruscoli, proprietaria di un gruppo leader nella produzione di mobili, investe dal 1992 in viticoltura e altre attività agricole nel territorio di Urbino, area storica del biologico italiano. Tenuta Santi Giacomo e Filippo, 360 ettari di estensione di cui 12 coltivati a vigneto, è il risultato di questi investimenti, accompagnati dal recupero architettonico di costruzioni storiche aperte gradualmente all’accoglienza. Nasce così Urbino Resort, premiato nel 2015 dalla stampa specializzata nel turismo con il Green Travel Award come miglior “villaggio eco” d’Italia. Al suo interno ospita 33 unità abitative per 88 posti letto, i ristoranti La Canonica, Urbino dei Laghi e la pizzeria gourmet Naturalmente Pizza, oltre a un maneggio e un centro benessere.
PRANZO A VENISSA
Fare un vino a Venezia era il sogno di Gianluca Bisol, uomo di collina e di Prosecco superiore. Missione compiuta. Oggi Venissa non è ‘solo’ un’azienda vitivinicola immersa nella quiete della laguna, nell’isola di Mazzorbo, ma un progetto più ampio che coinvolge la vicina Burano, l’isola delle case colorate e della lavorazione dei merletti, con l’acquisizione di immobili recuperati e trasformati in albergo diffuso. A completare l’offerta c’è la ristorazione, con un locale stellato Michelin la cui mission è valorizzare le grandi materie prime di quest’angolo del mondo così unico: da quelle ittiche, assicurate dal mare e dai pescatori buranesi, alle verdure degli orti gestiti dagli anziani del luogo. E naturalmente il vino, frutto del recupero di un vitigno autoctono ottenuto in un terreno dal quale, dopo l’alluvione del 1966, si pensava fosse impossibile poter ricavare qualcosa.
DE LUCCHI A TRENTO
La storica Villa Margon, con il ristorante Locanda Margon che può vantare le due stelle Michelin, sono certamente il punto forte dell’offerta enoturistica di Ferrari Trento. Dopo aver rinnovato la Locanda con un restyling affidato all’architetto Diletta Stazzi, la griffe delle bollicine Trentodoc si prepara ad avviare un restauro della Villa per valorizzarne struttura, arredi, oggetti d’arte e per garantirne la perfetta conservazione. E in vista c’è anche e soprattutto la realizzazione del nuovo headquarter, per il quale la famiglia Lunelli ha scelto come progettista un big dell’architettura italiana come Michele De Lucchi. “L’azienda fortunatamente sta crescendo – spiega Matteo Lunelli – e abbiamo bisogno di rivedere gli spazi produttivi. E poi vogliamo sempre più offrire ai nostri visitatori un’esperienza emozionale. Bisognerà attendere qualche anno, ma ne varrà la pena”.
TRA SARDEGNA E FRANCIACORTA
Vi dice qualcosa il nome L’Albereta? Il celebre resort in Franciacorta non è certamente l’unico gioiello che può vantare il gruppo Terra Moretti. Basti pensare a L’Andana, in Maremma, con La Trattoria di Enrico Bartolini, o alle 14 camere del relais Casa Badiola Tuscan Inn. Ma sono tanti i progetti in corso legati all’ospitalità. Bellavista sta ampliando l’area adibita alle degustazioni realizzando un edificio di 700 metri quadri, in fase di ultimazione. Contadi Castaldi ha investito sull’accoglienza incrementando l’offerta di eventi pensati per un pubblico giovane. Petra, sempre in Toscana, ha un nuovo spazio terrazzato, denominato Il Giardino della Principessa. E ci sono tante idee per Teruzzi, che ha il plus di trovarsi a San Gimignano, e per Sella & Mosca ad Alghero, dove si farà hotellerie e ristorazione.
WINE EXPERIENCE IN VALPOLICELLA
Masi Wine Experience è il progetto di ospitalità e di cultura che Masi Agricola propone al pubblico aprendo le porte non solo delle proprie sedi storiche in Valpolicella ma anche degli altri territori dove il gruppo ha deciso di operare. L’iniziativa fa parte della strategia di crescita sviluppata da Masi. “Nel 2017 – spiega l’AD Federico Girotto – gli investimenti realizzati dal gruppo ammontano a un totale di 3,7 milioni di euro e una quota parte importante è ascrivibile al progetto Masi Wine Experience ed è stata dedicata, quindi, all’ampliamento dell’offerta esperienziale dei nostri siti, in particolare a Tenuta Canova a Lazise del Garda, anche con la realizzazione del Masi Wine Discovery Museum”. Le novità dell’anno in corso sono l’ampliamento del plateatico a sedere di Tenuta Canova e l’apertura di un Wine Shop a Valdobbiadene, presso l’azienda Canevel. Infine, in questi mesi, è in corso l’accelerazione del progetto del nuovo Masi Visitor Center in Valpolicella Classica.
di Luca Zappi