Pochi giorni dopo la scomparsa del fondatore Ferruccio Fabri, mancato a Firenze alla fine di maggio, il consiglio di amministrazione di Starhotels ha approvato un bilancio contrassegnato da tanti segni positivi. I ricavi della società sono saliti dell’11% chiudendo l’esercizio 2017 a quota 197,5 milioni di euro. L’ebidta intanto è cresciuto del 18,6% e sfiora i 50 milioni, per un’incidenza pari al 25% del fatturato.
Starhotels è il gruppo privato alberghiero italiano leader nei segmenti upscale e upper-upscale & luxury, con 29 strutture tra Italia ed estero, dov’è presente a Londra, Parigi e New York, per un totale di 4.100 camere. La società ha chiuso l’anno con un utile netto di 9,4 milioni, un ricavo medio per camera di quasi 150 euro e un tasso di occupazione pari al 77,7% contro il 75,3% del 2016.
Elisabetta Fabri, presidente e CEO, sottolinea la “crescita rilevante” frutto anche delle acquisizioni effettuate nel biennio 2016-17: Hotel d’Inghilterra a Roma, Helvetia & Bristol a Firenze, Grand Hotel Continental a Siena e Hotel Villa Michelangelo a Vicenza e all’apertura del The Franklin a Londra. “Si è inoltre rafforzato significativamente il segmento upper-upscale e luxury rappresentato dai nostri hotel appartenenti a Starhotels Collezione. Continuiamo quindi a focalizzarci sulla valorizzazione del concetto di ospitalità italiana d’eccellenza, con la consapevolezza che ogni azione debba mirare alla salvaguardia della vitalità e della crescita d’impresa ed alla sua solidità economico finanziaria”, ha commentato Fabri.
Nel primo semestre 2018, secondo quanto affermato dal managing director Enzo Casati, è stata raggiunta una “buona progressione dei ricavi nei confronti di un 2017 già positivo. La segmentazione e specializzazione organizzativa degli hotel upscale nella declinazione Starhotels Premium e di quelli upper-upscale e luxury nella declinazione Starhotels Collezione sta portando i benefici attesi ed un miglioramento della soddisfazione del cliente”. Il gruppo sta inoltre lavorando per crescere ulteriormente, in Italia e all’estero, attraverso la gestione di asset di terzi oltre a quelli di proprietà.
Elisabetta Fabri ha infine ricordato la scomparsa del padre. “Un momento doloroso per la famiglia e l’azienda, che però ha rafforzato il nostro profondo senso di appartenenza al grande progetto a cui lui ha dato vita e per il quale ha speso la sua vita.”