In un mercato dall’andamento piatto come quello della grande distribuzione organizzata (gdo), la birra ha fatto registrare un balzo del 32% dal 2010 al 2017 con vendite complessive che oggi ammontano a 1,6 miliardi di euro. In evidenza soprattutto le birre speciali, che hanno fatto +49,5% in volume e +69,7% in valore, mentre le tradizionali lager hanno fatto rispettivamente +15,2% e +21,4%.
I dati sono emersi dalla nuova ricerca “Dalla birra alle birre: l’era del drink different” promossa dalla Fondazione Birra Moretti con l’obiettivo di analizzare il ruolo e il peso delle birre speciali in particolar modo nel canale moderno.
Lo studio, presentato a Milano nell’ambito di Heineken Incontra, appuntamento annuale che l’azienda olandese dedica ai propri stakeholder, ha sottolineato come oggi la tendenza dei consumi vada sempre più verso la sperimentazione di birre speciali, che si distinguono per gusto, alcolicità e provenienza rispetto alle classiche lager.
“Si tratta di un mercato in grande crescita”, ha spiegato Søren Hagh, ad di Heineken Italia, “e ci sono ancora ampi margini di sviluppo nel nostro Paese, dove si registra un basso consumo pro capite di birra rispetto ad altri Stati europei”.
Per Alfredo Pratolongo, presidente della Fondazione Birra Moretti, “in Italia stiamo vivendo una primavera della birra” considerando che secondo la ricerca l’84% degli italiani la consuma e il 70% beve birre speciali (Ale, Ipa, analcoliche, stout, trappiste, blanche), mentre il 61% alterna le lager alle speciali.
La stessa Heineken sta investendo molto in questa direzione, valorizzando le birre speciali dei suoi marchi italiani Moretti e Ichnusa e lanciando nuovi prodotti come l’analcolica 0.0 (zero-zero).
“Crescono le occasioni in cui si beve birra nel corso della giornata e aumenta il numero di giovani under35 che la consumano” ha affermato Hagh, annunciando che l’azienda aprirà presto a Milano la sua Università della Birra dove fare formazione ai professionisti del settore su tre direttrici principali: conoscenza dei prodotti, qualità del servizio e aspetti finanziari-gestionali.