A Rimini tutto è pronto per Beer Attraction, la fiera di riferimento per le birre artigianali, fenomeno in forte crescita a livello commerciale e produttivo. A confermarlo è uno studio condotto da due ricercatori, Christian Garavaglia (Università di Milano Bicocca) e Johan Swinne (Università di Lovanio, Belgio), frutto di una ricerca durata quattro anni sul segmento delle birre artigianali in 16 Paesi, e che sarà presentato alla fiera di Rimini, al via il 17 febbraio.
Il numero dei microbirrifici italiani è aumentato del 400% in dieci anni, passando dai 132 del 2005 ai 670 del 2015. “Un boom dovuto al cambiamento negli stili dei consumi, alla nascita di una domanda più sofisticata per i prodotti agroalimentari e alla crescente interconnessione dei mercati”, sottolinea Garavaglia. L’Italia, dopo Stati Uniti, Spagna e Regno Unito, è il Paese che, nel periodo 2010-2015, ha riscontrato la crescita annuale maggiore nel numero complessivo dei birrifici, crescendo di 71 unità.
Da dati elaborati da UnionBirrai risulta che il segmento della craft beer in Italia nel 2015 aveva raggiunto il 3,7% del mercato e la produzione ha superato i 500mila ettolitri l’anno.
Il mondo della birra in generale vale circa 6 miliardi di euro per gli esercenti del settore horeca. che, attraverso i propri canali (hotel, ristoranti, bar, caffè, per un totale di 325.000 punti di consumo in Italia), commercializza quasi otto milioni di ettolitri di birra annui. Ma la fiera organizzata dal 17 al 20 febbraio da IEG (Italian Exhibition Group) non sarà limitata alla birra. Il programma prevede infatti in contemporanea la sezione Food Attraction, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, e la fiera BBTech Expo che svilupperà contenuti propri, grazie a partner come il Cerb (Centro di eccellenza per la ricerca sulla birra dell’università di Perugia), il Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari dell’università di Udine, Diefffe e Unionbirrai.