Eataly Distribuzione chiude in passivo il 2016. La società controllata da Eataly srl ha chiuso l’ultimo esercizio con 178,8 milioni di fatturato, in calo rispetto ai 211,7 milioni del 2015, anno in cui Eataly aveva gestito la ristorazione interna a Expo. La perdita di fatturato è stata accompagnata da un quasi azzeramento della marginalità, precipitata da 13 milioni a soli 14 mila euro, e da una perdita netta di 11 milioni contro l’utile di 713 mila euro del 2015.
Nella relazione che accompagna il bilancio, gli amministratori della società fondata da Oscar Farinetti sostengono che quest’anno Eataly Distribuzione tornerà a generare utili, anche per effetto delle nuove aperture. Nel 2017 sono stati inaugurati i punti vendita di Trieste e di Mosca e in prospettiva dovrebbero aprire Los Angeles e Stoccolma oltre agli spazi all’interno di Fico, il parco tematico sul food previsto a Bologna. “La crescita organica e l’apertura di nuovi punti vendita, associata alla maggior efficienza dei processi, consentirà alla società di ritornare ai consueti livelli di redditività”, si legge nel documento.
Intervistato da Il Sole 24 Ore, il presidente esecutivo Andrea Guerra afferma che il fatturato complessivo della galassia Eataly è stato di circa 380 milioni di euro, con un debito intorno ai 20 milioni di euro. L’ex AD di Luxottica conferma l’obiettivo dei 500 milioni a fine anno per la rete commerciale di Eataly che conta 38 negozi, di cui 16 all’estero, e che ha da 3 a 5 inaugurazioni l’anno in agenda.