Se è vero – come evidenziato dall’analisi curata dal Centro studi Pambianco – che il mondo dei format di ristorazione ‘pop’ vive una fase di assestamento, con alcuni brand in rallentamento e altri capaci di strutturarsi per una espansione di successo, Obicà sembra entrare a pie’ pari nella seconda fattispecie.
Dopo aver realizzato 25 milioni di euro di fatturato in Italia nel 2022 – superando di poco il 2019, ma con ebitda migliore (salito dal 6 al 7%) – e aver così raggiunto quota 33 milioni su scala globale, il gruppo chiuderà quest’anno il mercato domestico a quasi 33 milioni, portando i ricavi complessivi oltre i 40 milioni (che diventeranno più di 53 milioni aggregando anche i franchising).
Sono numeri solidi che evidenziano una crescita significativa per il gruppo Obicà che, partito dal format “mozzarella bar”, ha costruito un progetto che racconta l’italianità in tavola – dalla pasta ai formaggi, dal pesce alla pizza – che ha conquistato il pubblico con dieci ristoranti in Italia e 12 in città estere che vivono l’appeal del cibo italiano (da New York a Porto, da Tokyo a Londra).
“In Italia il 2022 ha visto una crescita a doppia cifra nonostante il congelamento fino a marzo – commenta il CEO Davide Di Lorenzo – mentre Uk e Usa hanno subito un netto calo per il lavoro da remoto. Noi abbiamo spinto su nuovi progetti di marketing, sul rafforzamento del brand e sulla comunicazione della nostra filosofia, ma la differenza in Italia l’ha fatta soprattutto la ripartenza del turismo”.
L’onda positiva – in Italia e ora anche nel mondo – prosegue nel 2023, tanto che Di Lorenzo conferma un +7% di incassi, “pur con andamenti strani, perché agosto era bloccato, mentre luglio e settembre sono stati eccezionali”, riferisce il CEO. “La differenza quest’anno però è sui margini come conseguenza dell’aumento dei costi. Noi abbiamo cercato strategicamente di non alzare i prezzi al pubblico, perché riteniamo che sarebbe controproducente nel rapporto con il nostro cliente, ma lo paghiamo sulla marginalità”.
Se dunque la crescita dei ricavi è assodata, il vero indicatore da tenere sotto controllo a fine anno saranno proprio gli utili.