Un investimento guidato dalla passione per l’agricoltura e per il vino, con forti programmi di sviluppo enoturistico. Si può riassumere così il progetto della famiglia Zago-Gasparini nella zona del Prosecco superiore di Conegliano e Valdobbiadene dove Bruno Zago, patron della società Progest, tra i gruppi leader nazionali del settore della carta da packaging e imballaggi con un fatturato annuo di oltre 430 milioni di euro, ha rilevato nel 2009 un’antica casa padronale a Susegana (Treviso), tra i castelli di San Salvatore e di Collalto, con una decina di ettari di terreno di cui sette coltivati a Glera, le uve del prosecco, e i rimanenti tre conservati come patrimonio boschivo. Su questa proprietà sorge ora una cantina ipogea costruita secondo i principi della bioedilizia, scelta coerente con la volontà di limitare l’impatto ambientale della struttura, dove viene affinato il vino a temperatura costante riducendo il ricorso all’aria condizionata e il consumo di energia elettrica.
La tenuta 2Castelli comprende inoltre una casa vacanze con piscina realizzata tra i vigneti, primo complesso di una serie di tre strutture per un totale di 40 posti letto, appartenenti al circuito denominato Veneto Hills che a breve verrà arricchito da una quarta residenza in fase di ristrutturazione. “Siamo in una posizione strategica, a metà strada tra Venezia e le Dolomiti. Vogliamo rappresentare l’alternativa credibile al turismo delle grandi aree vinicole della Toscana e del Piemonte, in una zona che si appresta a diventare patrimonio Unesco”, racconta Valentina Zago, seconda generazione della famiglia, la cui vita professionale si divide tra una delle società del gruppo Progest (che produce 500 milioni di cartoni da pizza take away), la controllata Axo Sport (abbigliamento e accessori da moto) di cui è managing director e queste colline sempre più attrattive a livello internazionale.
I vini della tenuta 2Castelli si posizionano sulla fascia più alta della produzione di Prosecco superiore docg, per un totale annuo di circa 100 mila bottiglie e con l’obiettivo di salire al massimo fino a 120-130 mila, senza eccedere. “Non vogliamo diventare troppo grandi – spiega Valentina Zago – perché puntiamo soprattutto a sviluppare il connubio tra vino e turismo. Ci stiamo attrezzando per coinvolgere i nostri ospiti con corsi di cucina, facendoli partecipare alla vendemmia fatta totalmente a mano, dando loro la possibilità di far parte di un territorio”. La gamma dei vini comprende il prosecco superiore in versione brut, extra dry e dry millesimato, un prosecco doc che in realtà è un superiore declassato (uve tutte raccolte nei vigneti di collina), un metodo classico pas dosè e i rossi ottenuti dalle uve coltivate in pianura a Istrana, in un altro terreno di proprietà. I vini sono distribuiti tramite il canale horeca per il 40% in Italia e per il 60% all’estero con Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna quali principali mercati esteri di destinazione. A Londra, i vini 2Castelli si possono trovare nei ristoranti a marchio Vinoteca, dove quello della famiglia Zago è l’unico brand di prosecco rappresentato, mentre in Australia la crescita è avvenuta grazie al sostegno di Melissa Brauer, meglio nota come Prosecco Queen e autrice del blog Gastronomel particolarmente centrato sull’Italia e sulla popolare bollicina di nordest.