Il mercato globale del vino raggiungerà nel 2028 un giro d’affari di 685,99 miliardi di dollari (circa 563 miliardi di euro). È quanto emerge dall’ultimo report di Grand View Research, secondo cui il settore crescerà a un ritmo del 6,4% annuo a partire già dal 2021. È l’effetto della crescita del vino nelle preferenze tra tutti i gruppi di età e in tutti i mercati del mondo, a discapito dei superalcolici, aumentata sempre di più durante il lockdown con il cambiamento del comportamento dei consumatori. Il vino da tavola ha detenuto la quota maggiore di oltre l’84% nel 2020 e si prevede che manterrà il suo vantaggio. Il tasso di crescita più sostenuto riguarderà invece le bollicine, destinate a crescere del 6,6% annuo tra il 2021 e il 2028. A guidare la domanda degli sparkling, la cultura dell’aperitivo e dello spritz, che dall’Italia ha ormai preso piede in tutta Europa, sostenendo la popolarità, sempre maggiore, del Prosecco.
Per quanto riguarda invece i canali di distribuzione, l’off-trade rimane di gran lunga il privilegiato: gli scaffali delle enoteche, dei supermercati e degli ipermercati rappresentano una quota dell’89% delle vendite di vino, destinata a rimanere la stessa anche nei prossimi anni. Dal punto di vista geografico, invece, l’Europa è in testa con il 46% dei consumi enoici nel mondo nel 2020, con Paesi come Portogallo, Italia e Francia sul podio dei consumi medi pro capite. Si prevede che la regione Asia Pacific, terzo consumatore di vino in termini di volume, guidato principalmente da Cina, Giappone e Corea del Sud, registrerà un aumento dei consumi dell’8,2% dal 2021 al 2028.