I dati generali non sono certo dei più entusiasmanti, ma la parte finale del 2023 e soprattutto l’inizio del 2024 sembrano confermare come il calo dei volumi del vino si stia cominciando a fermare, e qualcuno sia riuscito ad andare anche in territorio positivo.
Dall’annuale tavola rotonda sullo stato dell’arte del vino nella Gdo che si è tenuta alla 56^ edizione del Vinitaly a Verona, emerge uno scenario in chiaroscuro per il vino, non facile da decifrare, anche alla luce delle considerazioni dei partecipanti, che quest’anno sono state quelle di Francesco Scarcelli, Head of Beverage & Frozen Foods di Coop Italia, Simone Pambianco, National Category Manager di Conad, Marco Usai, Wine Specialist di MD e Lorenzo Cafissi, Beverage & Home & PersonalCare Director di Carrefour Italia. Insieme a loro anche Mirko Baggio, rappresentante di Federvini nonché Responsabile Vendite Gdo di Villa Sandi e Francesca Benini, rappresentante di Unione Italiana Vini e Sales & Marketing Director di Cantine Riunite & CIV.
I dati sull’andamento dei vino in Gdo nel 2023 sono ormai abbastanza noti: +2,8 a valore (vedi inflazione) e -3% a volume, ovvero 3 miliardi di euro e poco meno di 800 milioni di litri. Ma, come ha sottolineato Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana nella sua presentazione, l’anno appena trascorso va diviso in due periodi distinti: nel primo semestre del 2023 la tensione inflazionistica ha fatto sentire in modo importante i suoi effetti, proseguendo il trend iniziato poco dopo la Pasqua del 2022, mentre nella seconda parte dell’anno i prezzi hanno rallentato la loro corsa al rialzo.
Un po’ tutti i canali, discount inclusi, hanno sofferto sul fronte dei volumi e la correlazione di questi ultimi con l’aumento dei prezzi si conferma molto elastica: “Mano a mano che ci posizioniamo verso l’alto con i prezzi, i risultati dei volumi peggiorano” ha evidenziato ancora il manager di Circana. C’è stata qualche eccezione, ad esempio quella relativa ai vini rosati, tipologia che continua a non sfondare realmente in Italia, ma dalla quale arrivano segnali certamente incoraggianti: sia nella versione ferma che spumante, ha aumentato lievemente i volumi dell’1,5%. Se scendiamo poi nel dettaglio delle tipologie, spicca proprio la prestazione di un rosato storico, il Cerasuolo d’Abruzzo, che nel 2023 è cresciuto del 19% sia a volume che a valore.
Il carrello della spesa del vino in Gdo certifica anche un cambio del mix al suo interno: i vini rossi, dal 2009 a oggi, hanno perso 6 punti percentuali di quote volume. “Nel prossimo decennio in Gdo i vini bianchi, continuando di questo passo, saranno i più venduti” ha affermato ancora Virgilio Romano. “Bisogna abituarsi ad una torta che purtroppo, o per fortuna a seconda dei punti di vista, tende a rimpicciolirsi a volume”.
Cosa prevedere per il 2024? Sebbene la spinta inflazionistica si sia fermata, i prezzi non è detto che diminuiranno, anche perché nessuno vuole rinunciare al riposizionamento verso l’alto, cercando di recuperare marginalità. Nelle prime 11 settimane di quest’anno la crescita a valore è stata dell’1%, mentre le perdite a volume si sono fermate al -2,1%, con l’eccezione degli spumanti che invece crescono anche a volume del 3,8 per cento. Insomma, l’andamento è migliore della chiusura del 2023.
Le domande che si sono posti i protagonisti del mondo produttivo e della Gdo a Verona, per capire cosa aspettarsi dal prosieguo del 2024, sono state due, strettamente legate tra loro: meglio provare a recuperare volumi o pensare alla marginalità? Meglio insistere con le promozioni a scaffale o puntare sulla valorizzazione del brand con una comunicazione mirata e vere politiche di marketing nei punti vendita? Le risposte sono andate verso quest’ultima direzione, a eccezione di chi lavora nel mondo discount: qui le promozioni sono il core business e funzionano. Meno, invece, nella Gdo tradizionale dove, dicono tutti, non servono più per aumentare i volumi. Non resta che aspettare per vedere se sono le classiche affermazioni da convegno, poi disattese appena si torna alla base, o qualcosa di realmente più concreto.