Finanziamenti a fondo perduto per la promozione del vino italiano nel mondo. Il ministero delle Politiche agricole ha ufficializzato l’approvazione del cosiddetto decreto Ocm, che mette sul piatto cento milioni di euro l’anno per tre anni, il 30% destinato ai progetti nazionali e il 70% ai progetti regionali.
I fondi saranno vincolati a quattro modalità di utilizzo: 1) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità; 2) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; 3) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica nell’Unione Europea; 4) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. Sono inoltre ammesse le attività di incoming di buyer e stampa stranieri nel territorio nazionale.
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha ribadito l’importanza strategica del vino per l’economia di settore. “C’è molto lavoro ancora da fare – afferma Martina in una nota ministeriale – ma va anche detto che negli ultimi anni abbiamo dimezzato il divario dalla Francia. Merito dei nostri produttori che hanno saputo puntare con decisione sulla qualità, aprendo nuovi mercati e consolidando gli spazi in Paesi di riferimento come gli Stati Uniti”.
L’importo del sostegno copre al massimo la metà delle spese sostenute per le azioni promozionali, ma può essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino a un massimo del 30% del contributo richiesto per azioni senza marchi commerciali.
“Fatto il decreto, ora tocca ai singoli bandi – afferma Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies, che cura l’internazionalizzazione di circa 500 imprese vitivinicole italiane – perché il decreto pone regole che lasciano margini di scelta alle singole regioni chiamate a realizzarli, si spera in tempi brevi”.